Surf e Windsurf
set 1st, 2006 | By admin | Category: Sport Acquatici La prima fonte storica è contenuta nel diario di bordo del capitano Cook (scopritore delle Hawaii): descrive le imprese dei polinesiani, a cavallo delle onde a bordo di tavole di legno rudimentali. La massima diffusione del surf da onda si è avuta negli anni ’60 e ’70, quando le onde venivano surfate su tavole piuttosto grosse (longboard). Una grande svolta è stata data dall’invenzione dello shortboard (tavoletta), di misura più piccola e con tre pinne (thruster). Dalla metà degli anni ’80 ai giorni attuali la tecnica si è evuluta particolarmente in fatto di velocità e alla ricerca di manovree aeree (aerials). Il personaggio più celebre del surf da onda a livello mondiale è stato Greg Noll, “Da bull”.Ora una nuova stella brilla nel surf mondiale che nel 2005 ha firmato per la settima volta la vittoria del campionato mondiale professionisti Kelly Slater.
Il surf o surf da onda (in hawaiano he’e nalu, “scivolare sulle onde”) è uno sport acquatico che consiste nel “cavalcare” le onde utilizzando una tavola da surf (o surfboard). La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell’onda, restando in piedi sulla tavola. è possibile eseguire una serie di manovre a seconda della velocità e della forma della parete.
Le tavole hanno misure che variano in base all’altezza e al peso dell’atleta, e alla dimensione dell’onda. Per surfare le onde più grandi si usa una tavola gun, molto lunga e appuntita a prua e anche a poppa, dato che a volte l’onda è talmente alta e ripida, che l’unico contatto che si ha con la parete dell’onda stessa rimane solo la punta posteriore del gun.
La maggioranza delle tavole da surf moderne sono realizzate a partire da schiuma speciale di uretane resistente ai raggi U.V.A. (con uno o più listelli longitudinali di legno, o stringers), fibra di vetro (fiberglass) e resina di poliestere. Le più moderne tecnologie consentono la creazione di tavole in resina di epossi. Questo materiale rende le tavole più forti e leggere rispetto a quelle tradizionali in fiberglass.
Lo stile di surfing più classico e fluido è detto longboard, e si pratica con tavole molto lunghe e con la prua arrotondata. è molto diffuso nel mondo e ha delle competizioni dedicate.
Windsurf
Sport nel quale l’atleta, in piedi su una tavola da surf opportunamente modificata a cui è fissata una vela, si muove sulla superficie dell’acqua con l’aiuto del vento. Il windsurf, derivato dallo sport della vela, è forse una delle invenzioni più rivoluzionarie tra le imbarcazioni sportive degli ultimi anni; riducendo al minimo le dimensioni dello scafo senza sacrificare la superficie velica, il windsurf consente di raggiungere elevate velocità, compiere agili manovre e fornire prestazioni acrobatiche. Le gare di windsurf sono suddivise in regate, slalom, gare su onde e gare di velocità.
Un windsurf è composto da una tavola, la cui lunghezza può variare da 2,50 a 3,80 m, fatta un tempo di legno e oggi di materiali come la fibra di vetro e il kevlar (una fibra di carbonio); la vela, che può essere più o meno grande e leggera, con o senza stecche; l’albero, fissato alla tavola con uno snodo di vetroresina, alluminio o carbonio; il boma di forma ellittica che, fissato all’albero e alla vela, permette la conduzione e la manovra; la deriva, presente nelle tavole più lunghe, che rende più stabili le tavole. Nei lunghi tragitti è previsto che il surfista, opportunamente imbragato, si leghi con un trapezio al boma. Con il windsurf si possono tenere le stesse andature proprie della vela e cioè si può andare al traverso, quando il vento è perpendicolare alla direzione di avanzamento della tavola; di poppa, quando si ha il vento alle spalle; di bolina, se dal traverso si avvicina la prua della tavola al punto da cui proviene il vento, e al lasco, se dal traverso si allontana la prua della tavola dalla direzione del vento.
La prima tavola per windsurf venne creata negli anni Sessanta; per assistere al fiorire della tavola a vela, tuttavia, si dovette aspettare il decennio successivo. Sport popolarissimo in tutto il mondo, il windsurf entrò a far parte delle discipline olimpiche maschili nel 1984, con l’edizione di Los Angeles; le donne iniziarono a gareggiare nel 1992, ai Giochi di Barcellona. A livello mondiale, il windsurf è gestito dalla ISAF, (International Sailing Federation), mentre in Italia è rappresentato dalla FIV (Federazione Italiana Vela). La nostra atleta più conosciuta è Alessandra Sensini, campionessa del mondo nel 1994 e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta e vincitrice del massimo riconoscimento alle ultime olimpiadi