Sci
set 1st, 2006 | By admin | Category: Sport Individuali Lo Sci raccoglie diverse discipline sportive invernali, accomunate dall’uso degli sci come strumento per la percorrenza di distanze su fondi nevosi.
Nella classificazione classica, si divide in:
sci alpino
sci nordico
sci alpinismo
Nelle competizioni, lo sci alpino raccoglie le specialità discesa libera, slalom (gigante e speciale) e la combinata, lo sci nordico comprende il fondo, il salto e la combinata nordica.
Discipline sportive affini allo sci nordico, ma facenti capo a federazioni diverse dalla Federazione Internazionale Sci (FIS), sono il biathlon, lo sci orientamento e lo ski archery.
La storia delle competizioni sciistiche è abbastanza recente e nuovi strumenti si sono aggiunti negli ultimi anni: monoski e snowboard sono soltanto i più famosi.
Lo sci come sport
In Norvegia gli sci erano usati abitualmente in tutto il medioevo, e si può benissimo immaginare che qualche sfida fosse avvenuta, ma per assistere alle prime vere gare si deve attendere fino a quando, a metà dell’Ottocento, Sondre Nordheim, un abitante del telemark norvegese (della cittadina di Morgedal) rivoluzionò lo sci, inventando lo stile detto appunto telemark e facendone uno sport. Fino ad allora, infatti, complici anche gli attrezzi, fissati in modo precario a scarpe di pelle o cuoio che non davano alcun sostegno, non esisteva ancora una tecnica per curvare e per frenare.
La prima vera gara tipicamente sportiva avvenne nel 1843 a Tromso, sempre in Norvegia. Diciassette anni dopo, nel 1860, il re organizzò una vera e propria competizione ufficiale a Oslo, mettendo in palio la coppa Holmenkollen.
Prima della diffusione in Europa centrale, lo sci conobbe una sua fortuna dal 1854 in poi in Canada, nel Nevada ed ai confini della California tra i cercatori d’oro.
Nelle valli alpine italiane gli sci invece arrivarono con moltissimo ritardo, salvo una zona molto limitata della Carnia per una singolare circostanza: nella Guerra dei trent’anni partecipò un gruppo di soldati scandinavi, che alla pace di Westfalia del 1648 rimasero in Carnia, trapiantandovi così questo costume, che però non fece molta presa sui valligiani.
La diffusione dello sci in Italia dovrà aspettare più di due secoli, fino al 1897. L’ingegnere svizzero Adolf Kind (Coira 1848 – Bernina 1907) arrivò a Torino nel 1890. Nel 1897, di ritorno da uno dei suoi viaggi dalla Svizzera, dove esistevano già artigiani che firmavano i propri sci, Kind portò con sé un paio di questi ski (così si diceva allora) di frassino marca Jakober, e li mostrò agli amici, che ben presto si fecero contagiare dalla sua passione e divennero in pochi anni un vero e proprio Club, di “skiatori”, poi “scivolatori”, infine “sciatori”. Per merito di quel collettivo, il 21 dicembre 1901 venne fondato lo Ski Club Torino, i cui membri si riunirono nella sede del CAI (Club Alpino Italiano).
Il 1897 sembra essere, quindi, l’anno della nascita ufficiale dello sci in Italia (fino ad allora chiamato ski). A tali albori è anche legato un episodio curioso: pare che i montanari che per primi videro Kind scendere disinvolto, skivolando sulla neve, rosso in viso e con una fluente barba bianca, scapparono gridando spaventati: “el diau, el diau!”, e che da allora questo rimase il suo soprannome.
Nel 1908 dalla Unione Ski Club Italiani (che comprende, oltre a quello di Torino, i neonati Ski Club Milano e Ski Club Roma), nasce la FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), alla cui presidenza è chiamato Paolo Kind, figlio del succitato pionere Adolf.
Oggi la FISI sovraintende le seguenti discipline dello sci: biathlon, carving, freestyle, sci alpino, sci d’erba, sci nordico, snowboard, sci alpinismo e lo sci di velocità o chilometro lanciato; a queste si aggiungono bob, skeleton e slittino; non sovraintende la disciplina dello skiboarding.