Scacchi
set 1st, 2006 | By admin | Category: Sport Individuali Gli scacchi sono un gioco da tavolo di strategia che vede opposti due avversari. è un gioco di pura abilità e anche uno dei più profondi e complessi in assoluto. Il numero di posizioni legalmente ammesse è stimato essere fra 1043 e 1050 e “l’albero di complessità del gioco” è approssimativamente di 1023, mentre ad ogni mossa le possibilità variano da 0 (=(patto)matto) a 218. Si gioca a scacchi sia a scopo ricreativo che competitivo. Si può dunque giocare a casa o nei Club di Scacchi, in tornei, on-line, o per corrispondenza.
Gli scacchi si giocano su un tavolo quadrato diviso in 64 case (scacchiera), organizzato in 8 righe (dette traverse) ed 8 colonne: le traverse sono numerate da 1 (traversa base dei pezzi bianchi) a 8 (traversa base dei pezzi neri), mentre le colonne sono contraddistinte dalle lettere dell’alfabeto da ‘a’ a ‘h’. La scacchiera deve essere orientata in modo che la casella nell’angolo in basso a destra di ciascun giocatore sia bianca.
Su questa scacchiera si muovono 16 pezzi bianchi e 16 pezzi neri. Le scacchiere ed i pezzi possono essere in legno, o plastica, esistono anche scacchiere artistiche (con pezzi) in vetro, pietra, cuoio o metallo, usate, più che altro, come oggetti decorativi. La stessa scacchiera può essere usata per giocare a dama. Esistono anche versioni da viaggio che si piegano per formare una scatola che contiene i pezzi da gioco.
Esistono diverse varianti del gioco degli scacchi. Le più popolari sono xiangqi (Cina) e shogi (Giappone). Ambedue, però, hanno le stesse radici storiche degli scacchi.
Gli scacchi in Italia
Periodo d’oro per gli scacchi in Italia è stato il Cinquecento. In quegli anni gli italiani contendevano agli spagnoli il primato dei più forti. I giocatori da menzionare sono Leonardo da Cutro detto il Puttino, Paolo Boi detto il Siracusano, Giulio Cesare Polerio detto l’Abruzese e Gioacchino Greco detto il Calabrese. Nel 1911 nacque la prima rivista specializzata di scacchi in Italia: l’Italia Scacchistica, ancora oggi viene pubblicata con cadenza mensile. Nel 1913 viene fondata la Federazione Scacchistica Italiana. Purtroppo ebbe vita breve a causa dello scoppio della prima guerra mondiale poco dopo. Venne nuovamente fondata nel 1920 a Varese. Nel 1924 la Federazione Italiana è tra le fondatrici della Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE). Da ricordare che fino a tale anno gli italiani avevano regole diverse da tutte le altre nazioni. Il pedone poteva rimanere sospeso in ottava in attesa di promozione, non esisteva la presa en-passant e l’arrocco era libero, cioè poteva essere fatto spostando di quanto si voleva Re e Torre. Solo quattro sono stati gli italiani non naturalizzati che hanno ottenuto la massima categoria a livello internazionale, il titolo di Grande Maestro: Mario Monticelli, Enrico Paoli (honoris causa), Sergio Mariotti e Michele Godena.