RUGBY. XIII Memorial Giulio Saladini Under 8 -10 -12 Domenica 16 novembre
nov 14th, 2014 | By coni | Category: Eventi, Primo pianoUnder 8-10-12: Domenica 16 novembre, XIII Memorial Giulio Saladini
Nel quartier generale della società
rugbistica civitavecchiese tutto è
ormai pronto per la
XIII edizione del torneo di rugby
giovanile “Giulio Saladini”
dedicato alle categorie
Under 8 – 10 – 12,
che come di consueto avrà luogo al
Moretti Della Marta a partire dalle
ore 9 di domenica 16 novembre.
I due campi dell’impianto del Casaletto Rosso saranno dedicati ad accogliere oltre 400 giovani rugbisti che si affronteranno all’insegna dello sport e del rispetto.
Il campo principale verrà dedicato alle categorie Under 8 e Under 10 mentre il campo B ospiterà due campi per accogliere il torneo dedicato all’ Under 12.
La formula del torneo prevede la partecipazione di 8 squadre per categoria suddivise in due gironi all’italiana che vedrà disputare la finale alle due prime classificate nei gironi di ciascuna rispettiva categoria, mentre le seconde disputeranno la finale per il3°/4° posto, le terze per il 5°/6° e le quarte per il 7°/8°.
Per ciascuna categoria verrà applicato il regolamento FIR e ogni incontro avrà una durata di 10’ per l’Under 8, 12’ per l’Under 10 e 14’ per l’Under 12.
«Sarà un splendida edizione – spiega il presidente Memmo Nastasi – che vede mettere in campo tutte le competenze di questa società. Vogliamo che i ragazzi giochino e si divertano».
Lo staff di patron Nastasi quindi ha lavorato molto per organizzare questo grande evento che porterà a Civitavecchia tantissime squadre di rugby giovanile del calibro di URC, POL. LAZIO, FLAMINIA, RUGBY ROMA, PRIMAVERA, APPIA, CUS ROMA E VILLA PAMPHILI.
Il torneo dedicato a Giulio Saladini, un atleta civitavecchiese dalle capacità fisiche impressionanti, a cui nessuna attività sportiva era preclusa, ma il suo grande amore è stato il rugby, sport che ha praticato fino a quando un terribile incidente stradale l’ha completamente paralizzato. Questa è la vita.
Ma chi è un rugbista lo rimane sempre, anche confinato su una carrozzina o in un letto. È una cosa che solo chi ha giocato a rugby può comprendere.
Così la sua squadra si è stretta attorno a lui e lo ha fatto per 16 lunghissimi anni, formandogli attorno un pacchetto di mischia compatto, sostenendolo fino all’ultimo respiro, fino a quando ha varcato la linea dell’ultima meta di una vita troppo breve.
Perché il rugby non è solo un gioco, è un modo di vivere che ti porti dietro dappertutto, è un modo di stare insieme unico.
Nella vita di Giulio, oltre lo sport, c’è stata una partita durissima da giocare e lui l’ha affrontata con una voglia di continuare a vivere in cui ha dimostrato, oltre alle sue doti atletiche, una forza morale che la sofferenza non è riuscita a scalfire.
e il rugby lo ha amato
regalandogli il sostegno di una
squadra di compagni che ancora
oggi vogliono ricordarlo, magari
mentre placcava un avversario e
poi si rialzava ridendo, perché la
cosa gli era piaciuta, ma
piaciuta davvero.
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