Riferimenti legislativi dal 1790 al 2003

set 5th, 2006 | By | Category: History Sport
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1621790 – Il primo a trattare l’argomento fu Gaetano Filangeri (ispirato al pensiero di Rousseau), asserendo come lo sviluppo psicofisico del fanciullo
dove avvenire tramite buon vestiario, buona igiene del corpo, sana alimentazione e attività fisica.

Filangeri è ritenuto il restauratore dell’educazione fisica.
1800 – Cuoco seguace del Filangeri (1770-1823), ritiene l’educazione letteraria incompleta se difetta di una buona attività fisica, inserì infatti nei collegi Napoleonici del sud corsi di scherma e di ballo. Naturalmente i collegi, come le scuole di ogni ordine e grado, erano frequentati solo da persone appartenenti ai ceti sociali più alti.

Nel nord l’eccezione è rappresentata dal Piemonte, dove l’educazione fisica trova un importante assetto giuridico, pur nascendo come solo strumento di addestramento per i soldati. Il regno Sardo-Piemontese era infatti l’unico a tenere in piedi un esercito regolare.
1812 – Rodolfo Oberman viene incaricato di addestrare i soldati francesi (ufficiali) dell’accademia Sardo-Piemontese. Questi addestramenti avvenivano nel parco del Valentino.
1844 – Affinché l’interesse si sposti da un’attività esclusivamente militare ad una civile, bisognerà attendere il 1844 quando, il conte Riccardo Netro (ex ufficiale, entusiasta dei corsi tenuti dall’Oberman), fonda a scopo educativo la società ginnastica di Torino. E’ lui il primo a distinguere la ginnastica civile da quella militare. Aggiungendo il termine “educativo” alla ginnastica.
1850-51 – Ferve questa attività sia in campo sociale che civile, ed il Comune di Torino la rende la ginnastica obbligatoria sia nelle scuole elementari che superiori. Questo suscita l’interesse degli altri stati che cominciano ad adeguarsi. Ricordiamo sempre che in questo periodo l’analfabetismo

tocca l’80%.
1859 – Con l’unificazione dei vari stati sotto il regno di Sardegna, nasce l’esigenza di fornire una regolamentazione giuridica simile, viene pertanto emanata la legge Casati, che regolamenterà la pubblica istruzione facendo diventare l’ed. fisica obbligatoria in tutti gli ordini e gradi di scuola. I

problemi maggiori, sono la preparazione del personale docente e le strutture oltre che l’istituzione di programmi adeguati. Sono i comuni a dovervi far fronte ma, mancano i fondi e le risorse, per cui la legge rischia di essere disattesa.
1861 – Il Ministro della Pubblica Istruzione De Sanctis cerca, di ovviare al problema della preparazione degli insegnanti istituendo un corso magistrale affidato all’ Oberman. Corso che si terrà nella sede della società ginnastica di Torino. A tale fine Oberman redige un libro e, nel 1862,

vengono fissati mezzi e limiti del nuovo insegnamento e i programmi pedagogico-didattici da rispettare.
1862 – Emilio Bauman, laureato in medicina e maestro elementare, critica il suo ex insegnante Oberman, per il suo modo militare di istruire gli insegnanti di educazione fisica. La tesi di laurea del Bauman era proprio sulla ginnastica e la medicina, ed egli si batté per l’istituzione di scuole normali per la ginnastica dove non fosse insegnata solo la tecnica esecutiva degli esercizi, ma anche l’anatomia, la fisiologia, la pedagogia e l’igiene.
1862/63 – Circolare ministeriale del De Sanctis, definisce i limiti e le modalità del nuovo insegnamento.
1865 – Nuovo regolamento discriminante la ginnastica militare a fini pedagogico educativi.
1867 – La Società Ginnastica di Torino svolge un corso magistrale femminile per l’insegnamento dell’ed. fisica, Oberman pubblica un volume in proposito chiamato proprio “La ginnastica femminile”.
1878 – Viene emanata la prima legge (composta da 8 art.) interamente dedicata all’ed. fisica da parte del ministro De Sanctis.
1888 – Il ministro della Pubblica Istruzione Boselli istituisce il ruolo organico degli insegnanti di educazione fisica, nomina una commissione di studio per una nuova regolamentazione della disciplina; equiparando gli insegnanti di questa disciplina, nel trattamento economico-giuridico, a quello degli altri insegnanti; viene rielaborata e ribadita l’inportanza sul piano pedagogico dell’educazione fisica; la scuola di Ginnastica di Roma viene trasformata in ” Regia Scuola Normale di Ginnastica Educativa” e ne vengono espresse finalità e materie di studio.
1892 – Il Congresso di Genova pone l’Italia un gradino più in alto rispetto alle altre nazioni europee per i numerosi provvedimenti
1893 – Nomina di una commissione di studio per una revisione del programma e dei metodi di studio adattandoli alle fasce d’età. Approvazione dei nuovi programmi di ginnastica secondo i fini del professor Todaro.
1897 – Viene fondato il Comitato Centrale Nazionale per l’educazione Fisica ed i giochi ginnici nelle scuole e nel popolo. Il ministro della Pubblica Istruzione Cadronchi indice un concorso Nazionale per l’educazione fisica.
1900 – Congresso Internazionale di Parigi; Congresso nazionale di Napoli. Nomina di una nuova commissione di studio. Nascita di 2 organizzazioni:

Federazione Scolastica Nazionale e l’Istituto Nazionale per l’incremento dell’educazione fisica in Italia.
1908 – Organizzazione di un Corso Nazionale di Ginnastica educativa.
1909 – Riforma dell’Istituto per l’incremento dell’educazione fisica e promulgazione della legge Daneo-Credaro, composta da 25 articoli, stabilisce l’obbligatorietà dell’insegnamento dell’educazione fisica in tutti gli ordini di scuola e detta le regole del suo insegnamento, le ore da dedicare, l’obbligo dei comuni di costruire strutture adeguate, formazione degli insegnanti, regolamentazione della possibilità di diventare insegnanti di educazione fisica in seguito al superamento di un esame (purchè iscritti al quarto anno di qualsiasi facoltà). Questa legge pose nuovamente l’Italia all’avanguardia rispetto alle altre nazioni europee



1910 – Primo movimento scoutistico in Italia, a Viareggio.
1913 – Congresso di Parigi
1917 – Congresso della sezione Piemontese della federazione insegnanti di educazione Fisica
1920 – Relazione del professor Guerra sulla riforma dell’educazione fisica.
1922 – Gentile, ministro della Pubblica Istuzione, realizza la riforma proposta del prof. Guerra, seppur in contrapposizione con le sue teorie.
1923 – Istituzione di un Ente Nazionale per l’educazione Fisica. (ENEF) che la separerà dalla scuola.
1926 – Viene fondata l’ONB Opera Nazionale Balilla un’istituzione fascista a carattere parascolastico, l’Opera prese il nome da Giovan Battista Perasso detto Balilla, il giovane genovese che secondo la tradizione avrebbe dato inizio alla rivolta contro gli occupanti austriaci nel 1746: un’immagine di monello rivoluzionario cara al regime fascista.
1927 – Passaggio dell’ENEF al controllo dell’ONB.
1937 – Nasce la Gioventù Italiana del Littorio (GIL), alle dirette dipendenze del Partito Fascista, che ingloberà per ordine di Mussolini l’ONB.
1943 – Caduta del Fascismo e liquidazione della GIL. L’educazione fisica è nuovamente sotto il controllo della Pubblica Istruzione
1946 – Primo congresso nazionale a Roma sull’educazione fisica presieduto dal professor Gotta.
1950 – Circolare ministeriale del ministro Gonnella, rappresenta l’atto ufficiale di ingresso dell’educazione fisica nella scuola.
1951 – Partecipazione alle attività sportive anche da parte delle alunne.
1952 – Istituzione del primo ISEF a Roma.
1958 – Riforma legislativa ad opera di Aldo Moro.
1970 – Le prime elezioni regionali si svolgono nel 1970.

Con la nascita delle Regioni ed il passaggio ad esse di alcune funzioni amministrative, si dà inizio al decentramento regionale che trova una prima importante definizione con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977 che disciplina il trasferimento delle funzioni amministrative nelle materie indicate nell’art. 117 della Costituzione.
1974 – Decreti delegati sanciscono la nascita di attività sportive destinate agli alunni.
1975 – Ingresso nelle scuole dei giochi della gioventù.
1981 – LEGGE 23 Marzo 1981, n.91 regolamentazione dello Sport professionistico
2001 – DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 Febbraio 2001 Iniziative intese a favorire l’approccio al mondo dello Sport
di giovani studenti in situazione di disagio socio-economico
2001 – LEGGE 28 Novembre 2001, n.426 Misure contro la violenza nello Sport e il Doping. Istituzione del Museo dello Sport Italiano
2003 – LEGGE 15 Luglio 2003, n.189 Norme per la promozione della pratica dello sport da parte delle persone disabili.
2003 – LEGGE 24 Dicembre 2003, n.363 Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo

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