Regolamento europeo per la tutela della privacy (GDPR) è in vigore
nov 21st, 2018 | By coni | Category: Primo piano, Vivere lo SportUna situazione drammatica che rischia di determinare multe salatissime. GDPR: poco tempo per adeguarsi. Rischio multe salate per centinaia di civitavecchiesi
Il Regolamento europeo per la tutela della privacy (GDPR) è in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea dal 25 maggio 2018.
L’Italia, lo scorso agosto, ha approvato il decreto di adeguamento al regolamento europeo con l’intenzione di mettere in condizione le imprese di adeguarsi gradualmente alla normativa. Ciò che appare piuttosto sconcertante è il fatto che, ancora oggi, moltissimi interessati alla nuova legge non sappiano cosa devono fare per rispettare le sue complesse articolazioni. Molti altri, invece, non sono neanche a conoscenza di questo nuovo obbligo. Proprio per questo evidente ritardo, il governo ha ritenuto di concedere alcuni mesi per permettere ad aziende ed organizzazioni di mettersi in linea con i paletti (molto rigidi) del GDPR.
Tra le molte prescrizioni che prevede il GDPR ci sono:
- - l’istituzione di un registro delle attività di trattamento; la valutazione di impatto e dei rischi;
- la nomina di alcune figure interne ed esterne all’azienda, tra le quali il responsabile del trattamento e il Data Protection officer;
- la previsione delle modalità per la notifica di eventuali violazioni alla privacy, i cosiddetti data breach.
Questo e molto altro sul piano degli adempimenti, ma ancora più severità sul piano delle sanzioni: qualunque ente, organizzazione, associazione e professionista che lavora con i dati dei propri clienti e/o dipendenti e collaboratori rischia una multa fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato se non è conforme agli obblighi del Gdpr.
La ratio di questo provvedimento è quella di proteggere e tutelare la privacy di milioni di cittadini europei che quotidianamente mettono in pericolo i propri dati. Se negli altri paesi dell’Unione si è già molto avanti circa il rispetto dei parametri del regolamento, in Italia si fa fatica a metabolizzare la norma.
La sensazione è che la maggior parte delle aziende, soprattutto quelle piccole, non abbiano ancora compreso l’importanza di adeguarsi al regolamento sulla privacy e che in troppi sottovalutino la portata di questo provvedimento e la conseguente obbligatorietà.
Anche a Civitavecchia la situazione non è certo migliore: abbiamo provato a sentire studi medici, avvocati, associazioni sportive, ristoranti ed esercizi commerciali: nel migliore dei casi il titolare aveva affidato ai precompilati di un commercialista l’intera gestione del GDPR; nella maggior parte dei casi nessuno era a conoscenza del regolamento.
Una situazione drammatica che rischia di determinare multe salatissime.
Il nostro consiglio, al netto della complessità e della delicatezza del tema, è quello di informarsi il prima possibile e affidarsi alla consulenza di professionisti certificati del settore.