Regione lazio: audizioni sui Diritti delle persone con disabilità
apr 19th, 2021 | By coni | Category: Disabilità e Sport, Sport News, Vivere lo SportELENA DE PAOLIS: “Proposta di legge piena di tante condivisibili iniziative e intenti”. Diritti delle persone con disabilità, nuove audizioni sulla proposta di legge regionale n. 169 concernente: ”Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità”
Roma 13/04/2021 -
Sentita la presidente della Consulta regionale per la salute mentale, Daniela Bezzi
Si è svolta oggi in modalità telematica in settima COMMISSIONE, SANITÀ, PRESIEDUTA DA GIUSEPPE SIMEONE (FI), un’altra audizione sulla proposta di legge regionale n. 169 concernente: ”Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità”, D’INIZIATIVA DELLA CONSIGLIERA VALENTINA GRIPPO (PD).
In apertura dei lavori, Grippo ha ricordato che finora sono stati ascoltati circa cento soggetti e che la proposta di legge, pensata prima che scoppiasse la pandemia, intende dotare la Regione Lazio di uno strumento unitario, volto a garantire una migliore qualità della vita alle persone con disabilità, intervenendo a loro favore non solo in campo sanitario e socio assistenziale, ma anche nei campi della formazione, dell’inserimento lavorativo, del sostegno economico, dello sport, dei trasporti, del turismo.
Prima a intervenire, Daniela Bezzi, presidente della Consulta regionale per la salute mentale, organismo autonomo del Consiglio regionale del Lazio, ha avanzato alcune proposte di modifica, auspicando l’allargamento della platea dei beneficiari fin dal titolo della proposta di legge che dovrebbe riguardare “le persone in condizione di fragilità” e non solo con disabilità.
Numerosi i suggerimenti avanzati dagli auditi che hanno accolto con favore questa proposta di legge quadro, in coerenza con le carte internazionali sui diritti delle persone con disabilità.
Dagli interventi è emersa una maggiore attenzione alle politiche famigliari, con il coinvolgimento del sistema famiglia nell’apposita cabina di regia prevista dalla pl 169, e alla figura del caregiver, ma anche al tema del “durante e dopo di noi”.
A una formazione ad hoc per il personale del trasporto pubblico locale, prevista dall’articolo 7 della pl 169, si dovrebbe aggiungere una previsione sulla gestione dello stress da parte dei docenti. Tra gli altri temi, nel corso dell’audizione si è parlato anche delle strutture per le attività sportive, di abbattimento delle barriere architettoniche, di assistenza sessuale, dell’accesso ai centri estivi delle persone con disabilità che si trovano in centri residenziali. Particolarmente sentita è anche l’esigenza di una maggiore informazione, per far conoscere le opportunità per i disabili ma anche per promuovere tra i cittadini una cultura dell’integrazione.
Oltre alla sopra citata presidente della Consulta regionale per la salute mentale, Bezzi, sono stati ascoltati: Serena Pascucci, Aifa Lazio, Associazione Italiana Famiglie Adhd; Loredana Gigli e Maria Assunta Antonica Campa, Coordin. CdA (Commissioni di Albo) fisioterapisti Regione Lazio; Carles Sanchez Riera, referente Gfb Lazio, Alessandra Balsamo, Forum famiglie Lazio; Elena De Paolis e Pierluigi Risi, Tavolo tecnico interistituzionale dell’agibilità; Maria Concetta Cidoni, Agecem; Massimo De Meo e Stefano Galloni, Confassociazioni Terzo settore; Luigia Fieramonti, Presidente CdA Terapisti occupazionali dell’ordine di Roma e dell’ordine del Lazio; Anna Giulia De Cagno e Giuseppe Mancini, Federazione logopedisti italiani; Maria Cristina Tubaro, Consulta per i diritti delle persone con disabilità comune di Cassino; Lucia Carlotta Villa, dipartimento autismo della onlus Fiaba.
ELENA DE PAOLIS, presidente del Tavolo Tecnico per la Cultura dell’Agibilità – attività di organizzazione per la tutela dei cittadini, ha consegnato al Presidente della VII Commissione Regionale, al Vice Presidente e ai signori Consiglieri Regionali i seguenti Contenuti sulla Proposta di Legge Regionale n. 169 concernente: Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità.
In Generale:
Proposta di legge piena di tante condivisibili iniziative e intenti
In materia ben sappiamo quanti atti, tra leggi, decreti, ordinanze e direttive esistono emanati dallo stato, dalle regioni e dalle ex province ma che poi sono rimasti sulla carta.
Occorre vedere quanto potere avrà la Cabina di Regia che deve essere il punto cardine di tutta la faccenda unito alla certezza dei fondi dedicati, alla individuazione dei funzionari regionali preposti alla attuazione dei programmi e, fondamentalmente, alle sanzioni per gli inadempienti.
Anche da verificare il sostegno economico ovvero le risorse che la Regione potrà mettere su questa Legge Altro intervento importante il rapporto con le Sovrintendenze per la riduzione di lacci, lacciuoli e vincoli che impediscono l’eliminazione della barriere nelle
zone vincolate.
Occorre altresì un impegno ed una sinergia con le altre Regioni per fare in modo che il disabile possa sentirsi “a casa” in Val d’Aosta come in Sicilia.
Prevedere il “dopo di noi” per un maggiore supporto alle famiglie Prevedere un sistema di Informazione Statistica sulla Disabilità a livello Regionale e prevedere a più ampio spettro un Sistema Informativo Nazionale
In particolare nella disamina degli articoli:
art. 6) Programmare la vita all’esterno in autonomia è difficilissimo se prima o contestualmente non si interviene in modo “pesante” sui PEBA e su quelli che sono gli obblighi dei Comuni
art. 8) Pochi insegnanti di sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado e quei pochi spesso non sono adeguatamente formati, forse la Regione dovrebbe organizzare corsi di formazione e test per la scelta del personale da impiegare
art. 10) Devono cambiare le procedure per i ristori dei lavori fatti dai privati per le barriere architettoniche, spesso il privato non ha fondi sufficienti per gli adeguamenti ed i ristori arrivano dopo molti anni dai lavori e dall’esborso economico del privato
art. 11) Purtroppo dopo che con la Legge Regionale 8/2015 è stato tolto l’obbligo di adeguamento alle barriere architettoniche per le strutture extra alberghiere, la situazione è notevolmente peggiorata. Occorre effettuare controlli. Le strutture accessibili, quasi sempre Hotel, hanno dei costi elevati che non tutti possono permettersi. Comunque anche in questo caso senza controlli esiste una giungla. Molte strutture dichiarano di essere a norma e si vendono sui siti ed invece poi si scopre che sono pieni di barriere….pertanto credo che occorrano controlli!!!
Art. 12) Prevedere nelle palestre, nei centri sportivi e nelle piscine anche private, la presenza di presidi atti anche alle disabilità sensoriali (vedi piste tattili ecc). Tenere un registro degli impianti sportivi al fine di verificare l’accessibilità. Pensare a delle agevolazioni anche economiche per i frequentatori disabili. Preparare, con appositi corsi, il personale dei centri e/o delle palestre (medici, psicologi, operatori e personale competente) in modo che possano dare al disabile anche l’indicazione dello sport più appropriato.
Art. 13) Le autonomie locali spesso non sono adeguatamente preparate ed istruite soprattutto per quanto attiene le disabilità sensoriali e le disabilità invisibili