Pallanuoto Campionati Europei m. di Budapest: Il Settebello conquista la medaglia di bronzo
ago 6th, 2014 | By coni | Category: Sport NewsEuropei. Italia-Montenegro 11-9. E’ bronzo!
Pubblicato il 29 luglio 2014 alle 18:00 da Gianluca Bruno in Pallanuoto
Marco Del Lungo, voto 8: è stato pochissimi minuti in acqua in questo Europeo, ma lo si nota in panchina, sempre pronto a rincuorare o a elogiare i compagni in ogni momento di pausa, time-out o fine quarto. Si gode le prestazioni di Tempesti e lui cresce all’ombra del portierone della Pro Recco, dopo Rio sarà il suo momento, dovrà già essere pronto.
Il Settebello conquista la medaglia di bronzo alla 31esima edizione dei campionati europei di pallanuoto maschile, in svolgimento alla piscina Alfred Hajos di Budapest. Gli azzurri battono nella finale per il terzo posto il Montenegro vice campione europeo uscente e mondiale in carica per 11-9 (1-3, 5-3, 2-2, 3-1).
Si tratta della undicesima medaglia continentale della storia azzurra con 3 ori, 2 argenti e 6 bronzi; della medaglia del futuro, conquistata con una squadra già grande seppur in pieno rinnovamento, frutto del sistema-Italia voluto da Sandro Campagna, che ha portato ai successi europei e mondiali le selezioni giovanili guidate da Nando Pesci assicurando un lungo ciclo.
L’inserimento graduale dei giovani Di Fulvio, Velotto, Fondelli, Del Lungo e Baraldi in una squadra che ha in capitan Tempesti, Figlioli, Giorgetti, Aicardi e Gallo i leader e in Giacoppo, Figari e Luongo elementi di sicuro affidamento, e già parte del progetto da un quadriennio, ha creato un mix equilibrato e vincente.
L’Italia settebellissima, con ben sei atleti nati dopo il 1990, ha giocato alla pari con tutti nel corso del torneo, eliminando nei quarti di finale la Croazia campione olimpica e bronzo mondiale e cedendo in semifinale ai campioni del mondo dell’Ungheria solo al gol di Denes Varga nell’ultimo minuto.
Mancano ancora due anni alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma questa Nazionale – che può contare anche su Nora, infortunatosi prima della partenza, sui giovani Bruni, Coppoli, Renzuto Iodice, Nicholas Presciutti, Busilacchi e Luca Damonte, oltre che sui campioni mondiali di Shanghai e vice campioni olimpici di Londra in stand-by – già ci fa sognare e ci entusiasma.
Continuando a lavorare, a sacrificarsi e a credere nel progetto comune, questa giovane Italia può solo migliorare, crescere e tuffarsi con entusiasmo nel futuro.
La cronaca. All’inizio l’Italia appare scarica, ma si riprenderà nel corso della partita. Si muove poco e soffre la fisicità del Montenegro che, con aggressività e precisione, chiude il primo tempo sul 3-1 grazie ai gol di Mladan Janovic in controfuga (36″), di Ivovic che raddoppia (3’12) su assist di Drasko Brguljan e di un tap-in di Misic in superiorità numerica che risponde al momentaneo -1 di Figlioli con l’uomo in più guadagnato da Baraldi. Gli azzurri beneficiano di altre due superiorità numeriche, ottenute da Baraldi al centro e per un fallo sull’esterno, ma non concretizzano anche per merito di Radic che stoppa Baraldi a colpo sicuro.
Nel secondo temo l’Italia con Giorgetti prima aggancia il pari sul 5-5 con un tiro dai cinque metri e poi a 3’29 compie il sorpasso in superiorità numerica (3/6) a 7’50, ma appena nove secondi dopo Mladan Janovic firma il 6-6. Il rientro dell’Italia era avvenuto dopo che capitan Tempesti aveva respinto la conclusione in controfuga solitaria di Mladan Janovic che aveva anche avuto il tempo di fintare più volte per il possibile +2. Nel parziale anche i gol di Aicardi (2-3 per il 2/4 e 4-5) su assist di Figlioli e Giorgetti, una meravigliosa palomba di Figlioli (3-4), la realizzazione in superiorità numerica di Drasko Brguljan (2/2 per il 4-2) e una bomba di Ivovic (5-3).
La difesa dell’Italia si assesta e salva tre azioni in inferiorità numerica consecutive, ma l’attacco ne sbaglia altrettante. Sull’asse Fondelli-Figari, con una perfetta interpretazione del contrattacco, gli azzurri si riportano avanti a 4’32 (7-6), poi Giorgetti in sei contro cinque realizza l’8-6. Misic già è fuori e Ivovic ha due falli gravi. Il Montenegro, però, impiega un minuto a pareggiare, trasformando con Petrovic e Klikovac due superiorità consecutive (4/7), e l’Italia sbaglia il nono uomo in più (4/9) sul finire di tempo.
Il quarto tempo si gioca quasi esclusivamente sulle superiorità numeriche. Apre Figlioli che conquista palla e trasforma in più (5/10) per il 9-8; Tempesti salva su Klikovac ai due metri, ma sul rientro del difensore pareggia Mladan Janovic (5/8). Radic si oppone alla deviazione sottomisura di Aicardi (5/11). Il Montenegro conquista una serie di tiri d’angolo, ma è l’Italia ad uscire con la palla, subire il fallo grave di Drasko Brguljan e passare con Aicardi a 3’27 (6/12). Poi salva in inferiorità numerica (5/9). Baraldi guadagna rigore su Paskovic e Giorgetti realizza l’11-9 a 4’34. Gli azzurri difendono ancora bene in meno (5/10 e 5/11). E’ bronzo. La medaglia del futuro.
Il commento del cittì Campagna. “Partita straordinaria perché siamo partiti male come con l’Ungheria e l’abbiamo ripresa giocando con ordine e grinta. La reazione sotto 3-1, 4-2 e 5-3 è stata di giocatori di grande personalità, carattere; di una squadra con cuore, che è stata raggiunta, è stata di nuovo avanti, una continua altalena di emozioni che ha saputo gestire giocando i momenti topici da squadra. Tutti hanno dato il loro contributo. Una grandissima soddisfazione. E’ un bronzo meritato. Abbiamo giocato bene e in crescendo dal punto di vista del gioco e abbiamo tenuto fisicamente. Sono risposte importanti. I ragazzi meritano un bell’8″.
Il commento del Presidente Barelli. “Questa è una medaglia che poteva avere tinte di tutti e tre i colori. Abbiamo sconfitto grandi formazioni come Croazia e Montenegro, perdendo solo di un gol una semifinale tiratissima contro i padroni di casa dell’Ungheria. E’ una grandissima soddisfazione pensando soprattutto al futuro e al grande lavoro che ha fatto coach Campagna, il suo staff, i giocatori, le società e tutta la Federazione che ogni giorno lavora e investe soldi, tempo e risorse umane affinchè si producano questi grandi risultati.
Il commento di capitan Tempesti. “E’ come avere vinto un oro senza fare demagocia e fantaretorica. Questa squadra è cresciuta davvero presto. Se non stiamo giocando la finale è perché ci manca davvero poco, quel pizzico di malizia ed esperienza che solo partite come quelle con la Croazia, l’Ungheria e il Montenegro ti danno. Queste sono le partite che fanno diventare grandi, fanno crescere. Ci siamo misurati coi più forti. Abbiamo dimostrato carattere, voglia e personalità. Un complimento a tutti. Con lo spirito sono come Velotto. E’ l’età che mi frega, ma ancora mi emoziono e darò sempre il massimo per la Nazionale fin quando avrò l’onore di giocare”.
Il commento di Figlioli. “Sono veramente felice di stare in questo gruppo. Sandro (Campagna, ndr) ha svolto un lavoro eccezionale. Come diceva all’inzio, molti di questi ragazzi non hanno ancora mai giocato una finale dei playoff di campionato. Con questa vittoria abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque. Il nostro gioco di squadra ha distrutto tutti quelli che avevamo davanti, tranne i campioni del mondo dell’Ungheria. Ripeto avevamo un gruppo nuovo e non mi sarei aspettato una gioia così intensa”.
Il commento di Giorgetti. “Onestamente ho sognato un’altra finale, magari sarà quella dei campionati mondiali di Budapest 2021. Sono contento perché l’allenatore ha creato in poco tempo un gruppo di giovani brillanti, determinati, vogliosi, senza paura che sono riusciti ad integrarsi senza fatica. Questa è la medaglia dello staff, della squadra; ce la siamo meritati. Mi spiace di aver perso contro l’Ungheria perché abbiamo disputato una grande partita, ma il bronzo significa che ai campionati mondiali di Kazan possono essere ancora più convincenti per arrivare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro tra le squadra da battere o la squadra da battere”.
Il commento di Aicardi. “Se penso che sono partito dalla brutta figura dei campionati mondiali di Roma 2009 quasi non ci credo. E’ stato come un battesimo del fuoco o un rito d’iniziazione. Poi tra Olimpiadi, Mondiali, Europei e World League abbiamo conquistato un oro, tre argenti e due bronzi, compresa questa medaglia fantastica. Non si può volere di più. Tutto questo considerando il cambiamento e l’inserimento delle nuove leve. Siamo arrivati qui completamente da outsider, nessuno se l’aspettava. Noi sapevamo che avevamo dentro le possibilità di arrivare fino alla fine; peccato aver perso la semifinale per così poco con l’Ungheria. Però il rammarico di quel risultato è completamente cancellato da questa grande prestazione”.
Il commento di Stefano Luongo. “Questa è la ciliegina sulla torta di un’annata iniziata male personalmente, ma finita bene. Meritavamo questa medaglia dopo la beffa contro l’Ungheria. Questa farà sicuramente morale per il futuro, perchè questo è un gruppo che può fare e dare ancora molto”.
Il commento di Figari. “Alla vigilia del torneo avevo detto a Mladan Janovic che ci saremmo visti in finale. Non avevo specificato se per il primo o per il terzo posto. Prima della finale gli avevo ribadito che chi perdeva avrebbe pagato la cena e gli avevo suggerito di preparare il portafoglio. Stasera cena pagata. Siamo grandi!”.
Il commento di Baraldi. “E’ un’emozione fortissima, non ci sono parole. Nell’azione del rigore che ha deciso il match ho avuto fortuna stoppando di petto il pallone. Poi mi sono girato e ho sentito il fischio. Diciamo che sembravo Romario nella finale dei Mondiali (ride, ndr). Sono alla mia prima grande competizione internazionale non potevo chiedere di più”.
Il commento di Francesco Di Fulvio. “E’ un’emozione speciale per me, al primo torneo internazionale tra i big. Non dimentico tutto il gruppo che ci ha portato fin qui, con giocatori come Nora e Bruni che sono rimasti in Italia. Abbiamo capito subito che eravamo compatti e coesi per raggiungere un traguardo importante ma non mi sarei mai aspettato di vincere un bronzo così bello. All’inizio c’era un po’ di emozione, poi con il passare dei giorni tutti noi giovani abbiamo capito che potevamo esser utili alla causa e abbiamo giocato da protagonisti. Adesso mi godrò le meritate ferie a casa con la mia famiglia”.