Pallanuoto
set 4th, 2006 | By admin | Category: Sport Acquatici La pallanuoto (Waterpolo in inglese) è stata inventata alla fine del XIX secolo in Gran Bretagna. La pallanuoto ha fatto la sua prima comparsa alle Olimpiadi nel 1900 a Parigi (II Olimpiade), edizione in cui si imposero proprio gli inglesi.
Anche la nazionale italiana vanta un’ottima tradizione in campo olimpico avendo vinto l’oro in quattro edizioni Londra 1948 (XIV Olimpiade) torneo maschile, Roma 1960 (XVII Olimpiade) torneo maschile, Barcellona 1992(XXV Olimpiade) torneo maschile, Atene 2004 (XXVIII Olimpiade)torneo femminile.Una partita di pallanuoto si svolge in piscina.
L’area di gioco deve misurare 33 m in lunghezza e 20 m in larghezza e deve essere delimitata dal resto della vasca da file di galleggianti. Nelle categorie maggiori la profondità della piscina non può essere inferiore a 1,80 m. Le porte hanno una larghezza di 3 m e un’altezza di 90 cm. Il pallone di gioco è di colore giallo o, in alternativa, rosa o verde ed ha un peso tra i 400 e i 450 g.
Le squadre sono composte al massimo da 13 giocatori, in acqua scendono però in 7: 1 portiere e 6 giocatori e i ruoli sono quattro: portiere, centrovasca, centroboa e difensore. I giocatori di una squadra devono indossare obbligatoriamente una cuffia (calottina) con para orecchie ed il cui colore può essere bianco o blu (rosso per portiere e secondo portiere). Ogni partita è suddivisa in quattro periodi della durata di 7 minuti effettivi ciascuno per le categorie fino alla serie B compresa e di 9 minuti effettivi per le serie A2 e A1 (10 minuti non effettivi in alcune categorie di livello amatoriale), e tre intervalli da 2 minuti ciascuno. Durante questi intervalli o subito dopo una rete o un’espulsione, una squadra può effettuare delle sostituzioni.
Gli arbitri, due, rimangono ai lati della vasca. Essendo la durata dall’incontro di tempo effettivo, sono coadiuvati da un cronometrista, che deve fermare il tempo ad ogni fischio dell’arbitro, da un “trentista” che controlla il tempo di possesso della palla e da un segretario che redige lo score board dell’incontro.
Al bordo della vasca sono applicati dei segnali che servono per indicare alcune linee immaginarie:
la linea di porta
la linea dei 2 metri, che serve a delimitare il fuorigioco
la linea dei 5 metri che delimita l’area in cui un fallo grave può causare l’assegnazione di un rigore
la linea dei 5 metri che delimita l’area al di fuori della quale chi ha subito un fallo può tirare direttamente in porta (fino al campionato 2004-2005 questa linea era posta all’altezza dei 7 metri)
linea di metà campo, da cui deve partire l’azione all’inizio del gioco, dopo ogni rete segnata ed alla ripresa del gioco dopo un time-out
Nella pallanuoto possono essere fischiati dagli arbitri due tipi di falli, semplici e gravi. Questi ultimi oltre a causare l’assegnazione di un tiro libero o di un rigore comportano l’espulsione per 20 secondi del giocatore che l’ha commesso. esiste poi l’espulsione definitiva per “brutalità”. In questo caso la squadra del giocatore espulso può sostituirlo con un cambio, ma questo può essere fatto non prima di 4 minuti, durante i quali la formazione è costretta a giocare con un “uomo in meno”, quindi in inferiorità numerica.
Le due squadre devono cercare di far entrare la palla nella porta avversaria entro 30 secondi dall’inizio della loro azione d’attacco (cioè da quando entrano in possesso del pallone) altrimenti viene fischiata loro un’infrazione di tempo e la palla passa agli avversari. Fino al campionato 2004-2005 ogni azione durava 35 secondi.
Inoltre la deviazione del difensore sul tiro dell’attaccante che fino al 2004-2005 assegnava un corner alla squadra in attacco, con il nuovo regolamento provoca una rimessa del portiere.