L’ultimo saluto a Barletta, dimenticato dalla Fidal e dal Comune di Civitavecchia
feb 7th, 2012 | By admin | Category: Sport News L’ultimo saluto a Barletta, dimenticato dalla Fidal e dal Comune
6.01.2012
Marco Galice
CIVITAVECCHIA – Il mondo dell’atletica e dello sport si è riunito sabato mattina alla chiesa della Morte per dare l’ultimo saluto ad Oscar Barletta, scomparso giovedì all’eta di 94 anni.
Ai suoi funerali, nella storica chiesa cittadina, gli amici e gli allievi di una vita, addolorati per la perdita di un autentico maestro di vita e di sport. Spontanei, commoventi, talvolta ironici come lo era Oscar, ma comunque tanti i ricordi emersi tra quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato durante le esequie, perché ognuno dei presenti aveva un suo piccolo aneddoto da svelare sulla vita di questo straordinario personaggio, che ha prima dato linfa e vita all’atletica cittadina, allevando una nidiata di talenti capaci di portare alla ribalta nazionale la nostra città, poi ha dato lustro e vittorie all’atletica nazionale, con successi mondiali e olimpici che in questi giorni sono stati più volte elencati per celebrare la figura di Barletta, ricordato da tutti i principali quotidiani sportivi nazionali con altisonanti articoli.
Ma forse, nonostante tutto, in pochi hanno veramente compreso quanto straordinario sia stato Oscar, quanto eccezionale sia stata la sua opera, quanto grave e dolorosa la sua perdita.
Forse in tanti non hanno capito a fondo chi era Oscar Barletta e cosa ha fatto e lasciato per lo sport italiano e per il nome di Civitavecchia.
Perché solo così si può giustificare, e solo parzialmente, le sconsolanti assenze di chi per primo doveva onorare la sua memoria nell’ultimo saluto: la Fidal ed il Comune. Di loro, infatti, sabato mattina alla Chiesa della Morte, nessuna traccia.
Nessun rappresentante della Federazione Italiana di Atletica Leggera si è degnato di venire a Civitavecchia; e, cosa ancora più grave, nessun rappresentante di Palazzo del Pincio si è sentito in dovere di rendere omaggio ad Oscar.
Due assenze, due vuoti, che hanno provocato sgomento, delusione ed imbarazzo tra i presenti. E non vale certo la giustificazione del maltempo per motivare queste due imperdonabili assenze.
Prova ne sia la presenza in chiesa di Roberta Brunet, il bronzo olimpico di Atlanta 1996 che ha avuto in Barletta il suo “guru”; atleta affezionatissima ad Oscar e giunta niente meno che da Aosta per rendergli l’ultimo saluto.
Ed è stato difficile spigarle come mai, dalla casa comunale distante solo qualche centinaio di metri, nesuno si sia nemmeno affacciato.
A questo punto l’unica speranza è che l’Amministrazione comunale senta almeno il dovere di chiedere pubblicamente scusa alla famiglia di Barletta per questa imperdonabile assenza e abbia modo, in futuro, di recuperare questa pessima figura ricordando come merita il grande Oscar. Verace, ironico e modesto quale era, Barletta non se la sarebbe mai presa.
Ma questo trattamento, veramente, non se lo meritava. E in tanti sabato mattina si sono profondamente vergognati. Addio grandissimo Oscar.