La Tribuna dello sport: faccia a faccia con Pierluigi Risi, da otto anni fiduciario Coni
mag 1st, 2011 | By admin | Category: Vivere lo Sport La Tribuna dello sport
n. 1 / 12 febbraio 2011
http://www.latribunadellosport.it/archivio/cat_view/7-il-numero-in-edicola.html
altri mondi
Alla scoperta dei tesori nascosti
Inizia con un faccia a faccia con Pierluigi Risi, da otto anni fiduciario Coni ma soprattutto vera e propria istituzione dello sport locale, il viaggio della Tribuna alla scoperta di enti, discipline e atleti che non godono di risalto mediatico pur raggiungendo risultati importanti
di STEFANO MAPPA
Nella vasta ed articolata famiglia degli sport riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, nella quale sigle ed acronimi contraddistinguono discipline sportive a volte sconosciute ed a volte simili tra loro, da oggi parte un lungo cammino tra i così detti “sport minori”, finalizzato a conoscerne la storia, le specialità, le curiosità e sopratutto i personaggi. In tale ambito non potevano quindi mancare i riferimenti a quelle Associazioni Dilettantistiche operanti sul nostro territorio che, con grande passione e poco risalto mediatico, da anni si adoperano nell’importante azione di promozione e diffusione della propria disciplina, facendone delle proprie Società dei veri e propri capisaldi di valori, nelle quali la fatica, la passione ed il rispetto delle regole costituiscono i cardini fondamentali dello sport dilettantistico.
Andremo inoltre a scoprire non solo come lo sport forma atleti, tecnici e dirigenti, ma cosa, al di la dei contenuti di carattere prevalentemente agonistico, è in grado di offrire; insomma un viaggio tra quelle discipline che poco si vedono o addirittura poco si conoscono, ma che comunque rappresentano una fetta significativa dello sport italiano.
Come è noto, la regolamentazione e la gestione dell’attività sportiva italiana è affidata al Comitato Olimpico Nazionale il quale, in virtù delle 64 Federazioni sportive, suddivise in Federazioni Nazionali (45) e Discipline Associate (19), dei 12 Enti di Promozione nazionali ed uno territoriale, delle 19 Associazioni Benemerite e dei 9 gruppi sportivi militari, gestisce complessivamente circa 95 mila società sportive ed oltre 11milioni di tesserati (Fonte Censis – Istat 2008).
In particolare, i primi due anelli dello sport nazionale, vale a dire le Federazioni Nazionali e le Discipline Associate, recenti studi statistici elaborati dal CENSIS Servizi e dagli osservatori del CONI (rapporto del 2008, “Sport & Società”), hanno evidenziato che le sole 64 Federazioni contano in totale oltre 4 milioni di tesserati praticanti, 71.000 nuclei associativi e circa 820 mila operatori sportivi,mentre le Discipline Associate registrano oltre 4mila società sportive, circa 30 mila operatori sportivi e più di 180mila atleti, in quest’ultimo caso, quasi il 10%dello sport italiano.
Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire, prima di tutto, cosa ci riserva il nostro comprensorio ascoltando la voce istituzionale che da ben 8 anni, rappresenta il Coni sul nostro territorio, vale a dire il Fiduciario Pierlugi Risi, alla guida di una vasto comprensorio:
Ci descriva brevemente come è organicamente strutturato lo sport nel nostro comprensorio e da quali figure istituzionali è rappresentato?
“Il nostro territorio può contare su una organizzazione sportiva di primo livello strutturata sintetizzata come segue con i Fiduciari Coni di Civitavecchia (Pierluigi Risi, Massimo Cozzi, Raul Di Gennaro, Antonio DiMaio, Carmelo Melia e Domenico Fiorentino, Allumiere (Egidio Ciambella); Cerveteri (Collacciani Fiorenzo); LADISPOLI (Emanuele Rossi e Mauro Scimia); Santa Marinella (Temistocle Bomba e Roberta Appetecchi); Tolfa (Livio Cenciarini) ma anche da un movimento sportivo sul territorio composto da circa 450 società sportive e da circa 20.000 tesserati, 6 FEDERAZIONI SPORTIVE su 45, da 11 DISCIPLINE ASSOCIATE su 19 oltre che da Enti Di Promozione Sportiva, ovvero A.I.C.S. (Associazione Italiana Cultura Sport Sez.ne di Civitavecchia), C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), UISP (Unione Italiana Sport per Tutti Comitato Territoriale Civitavecchia), CNS_Libertas (Centro Nazionale Sportivo Libertas); CSEN Centro Sportivo Educativo Nazionale, MSPItalia Movimento Sportivo Azzurro Italia, ACSI (Associazione centri Sportivi Italiani); CSAI (Centri Sportivi Aziendali Industriali), ENDAS /Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale), Unione Sportiva ACLI – US_ACLI, Alleanza Sportiva Italiana ASI, Movimento Sportivo Azzurro Italia MSAI, Polisportive Giovanile Salesiane PGS”.
Quali sono le principali iniziative che il CONI tiene particolarmente in evidenza per veicolare i valori dello sport e quindi, in tale ottica, quali saranno le principali iniziative che in questo 2011 intende portare avanti?
“La promozione sportiva innanzitutto. Il Comitato provinciale di Roma cura, nell’ambito delle proprie competenze, l’organizzazione, il potenziamento dello sport e la promozione della diffusione della pratica sportiva nel territorio. Tra le iniziative programmate dal Comitato Provinciale di Roma per raggiungere questo importante obiettivo, segnaliamo i Giochi della Gioventù, Gioco Sport, Giochi Sportivi Studenteschi, I Valori nello Sport e il Progetto pilota educazione motoria
nella scuola primaria.
Come pensa di coinvolgere le Istituzioni ocali e le Società Sportive del territorio nei futuri programmi del CONI?
“Rispetto ad un anno fa, quando il Coni Roma presentò un report sull’impiantistica pubblica e la sua distribuzione sul territorio, evidenziando gravi lacune, nulla è cambiato. I Grandi Eventi che si tengono periodicamente, nonostante il riscontro mediatico prodotto, rischiano di sottrarre in questa fase di crisi economica fondi importanti senza contribuire allo sviluppo della pratica sportiva.
Purtroppo la pratica sportiva resta difficile per la mancanza di coordinamento tra le istituzioni riguardo alle azioni da intraprendere; per l’assenza di una pianificazione che permetta di raggiungere tutti gli utenti e per uno scarso coinvolgimento delle parti sociali interessate.
Sui Tavoli tecnici aperti sulle barriere architettoniche e sul regolamento degli impianti sportivi si fa rilevare che l’accordo tra l’Ordine degli avvocati ed il Coni non è mai venuto meno e che lo spirito di servizio che ha improntato la collaborazione offerta e contraddistinto l’impegno e la disponibilità verso l’Ente locale sono le stesse di circa un anno fa. CONI e Ordine degli avvocati hanno messo a disposizione del Comune i propri esperti, che rimangono ancora a disposizione qualora lo stesso lo ritenesse utile e coincidente con la propria volontà. Inoltre, si sottolinea che non c’è mai stata, ne c’è tuttora alcuna “divergenza di opinioni” e che non c’è contrapposizione tra Pincio e Coni da una parte e l’Ordine degli avvocati dall’altra.
Infine è necessario mettere intorno ad un Tavolo, oltre alle varie componenti il mondo dello sport, quelle della Scuola, le parti Sociali, le attività Produttive, l’Ambiente e l’Urbanistica, i Comuni, la Provincia e la Regione, al fine di cercare una soluzione comune per rilanciare l’attività sportiva sul territorio. Purtroppo sono scettico, visti le precedenti esperienze fallite”.
In termini statistici, l’alto numero di associazioni esistenti nel comprensorio è molto significativo ai fini di una valutazione del ruolo dello sport ha nella società di oggi. Quale significato dà a questi dati?
“La progressiva professionalizzazione dello sport dagli inizi degli anni Settanta ed il fenomeno contestuale di un ingente aumento della pratica sportiva che si è sempre più diversificata ed alla quale è stato, emblematicamente, assimilato un numero crescente di attività fisiche, spesso autogestite e svolte con modalità di attuazione tese ad esaltare i contenuti della socialità e del benessere fisico, piuttosto che la componente agonistica, hanno rappresentato le direttrici fondamentali che hanno orientato la crescita della domanda e la contestuale offerta di servizi.
In una realtà caratterizzata dalla forte concorrenzialità emerge una domanda sempre più sofisticata e segmentata e la diffusione dello sport al femminile, tra gli adulti e gli anziani coinvolge sempre più nell’attività sportiva ambiti nuovi con nuovi bisogni, attese, interessi.
Tanto più che le nuove strategie di offerta debbono soddisfare non solo gli individui, ma anche le esigenze delle famiglie, delle realtà associate, del mondo del lavoro.
Quali sono, di massima, i segnali che giungono dal movimento sportivo locale in materia di pratica sportiva ed impiantistica?
“Al centro di questa problematica vi sono: la regolazione istituzionale e politica dello sport e la ridefinizione del ruolo del servizio pubblico, del dialogo sociale e dei caratteri specifici dello sport. La partita in questa prospettiva si gioca soprattutto sulla qualità delle unità di sostegno e supporto, in un sistema integrato di servizi collaterali e complementari alla pratica sportiva.
Lo sviluppo di un terziario per lo sport e la nascita di nuove aree produttive, organicamente indotte dalla pratica sportiva, deve procedere contestualmente alla crescita delle conoscenze e delle competenze connesse con l’attività sportiva. La ridefinizione di porzioni di territorio, la riqualificazione e la piena utilizzazione di strutture ed impianti, la programmazione di aree attrezzate rappresentano, in questo quadro, altrettanti obiettivi idonei a realizzare piani strategici per lo sport, in grado di fare sinergia con altre realtà istituzionali ed altri settori produttivi.