La nascita del movimento paralimpico
ago 10th, 2006 | By admin | Category: History Sport A seguire la Seconda Guerra Mondiale, i tradizionali metodi di riabilitazione non erano più sufficienti per le necessità mediche e psicologiche del civili e dei soldati con disabilità.
Ne 1944, su richiesta del Governo britannico, il Dr. Ludwig Guttmann, neurologo e neurochirurgo immigrato dalla Germania, creo un Centro per Lesioni spinali presso l’ospedale di Stoke Mandelville in Gran Bretagna.
A Stoke Mandelville Guttmann introdusse lo sport come forma di ricreazione e come aiuto per la riabilitazione. Il suo lavoro portò ad un’accresciuta predominanza dello sport per i pazienti con lesioni spinali nel corso dei Primi Giochi Internazionali in Stoke Mandelville in 1952.
Nel tempo, gli eventi sportivi per disabili si sono succeduti fino a dare origine alle Paralimpiadi, le prime a Roma nel 1960, e le prime invernali nel 1976.
Nel 1982, il Comitato di Coordinamento internazionale dell’organizzazione mondiale per lo sport disabile (ICC) fu incaricato di coordinare l’organizzazione dei giochi paralimpici rappresentando le organizzazioni partecipanti in dialogo con il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) e le altre organizzazioni globali.
La parola “Paralimpico” deriva dal prefisso greco “para” (che significa “parallelo”) e il termine “Olimpico” (le Paralimpiadi come parallelo alle Olimpiadi). “Paralimpici” è stato il termine ufficiale per i Giochi dal 1988.
La crescita del movimento paralimpico è ben esemplificata dai numeri: più di 4000 atleti provenienti da 123 nazioni ai giochi Paralimpici di Sydney 2000.
I Giochi Paralimpici Invernali
Finita la seconda guerra mondiale, soldati e civili che avevano riportato mutilazioni e lesioni spinali si adoperarono per poter praticare, anche nella nuova situazione, le discipline sportive estive e invernali.
Uno dei pionieri fu l’austriaco Sepp Zwicknagl, che aveva perso in guerra entrambe le gambe e sciava con protesi.
Da allora, molte soluzioni tecniche vennero ideate e provate: dalle grucce terminanti in piccoli sci dalle protesi, ai seggiolini-slitta, all’uso di una guida che a voce segnala le particolarità della pista all’atleta non vedente.
I primi Giochi Olimpici Invernali ufficialmente riservati agli atleti diversamente abili si tennero nel 1976 in Svezia, a Ornskoldsvik. Vi parteciparono 250 atleti, provenienti da 14 Paesi. Si tennero gare di sci alpino e sci di fondo per atleti amputati e non vedenti.
Da allora i Giochi si sono tenuti regolarmente, arrivando a prevedere cinque discipline: sci alpino, sci di fondo, biathlon, hockey su slittino, curling su carrozzina.
Nel 1992, ad Albertville, per la prima volta Giochi Olimpici Invernali e Giochi Paralimpici Invernali si sono svolti nella stessa sede e da allora è sempre stato così.
Ad Albertville, problemi tecnici impedirono lo svolgersi degli sport su ghiaccio, quindi si tennero solo gare di sci alpino e sci di fondo, alle quali per la prima volta vennero ammessi atleti con disabilità mentali.
A Lillehammer (in Norvegia) nel 1994, più di 1.000 atleti vennero ospitati nel Villaggio Olimpico costruito senza barriere architettoniche. In quell’edizione fece il suo debutto l’hockey su slittino.
Nel 1998 i Giochi Paralimpici Invernali lasciano l’Europa e si insediano a Nagano, in Giappone, per dieci giorni di gare seguite con grande interesse da parte del pubblico e dai media.
A Salt Lake City nel 2002, si sono affrontati oltre un migliaio di atleti con disabilità diverse, provenienti da 35 Paesi. C’erano numerosi Paesi che partecipavano per la prima volta ai Giochi Paralimpici: Andorra, Cile, Cina, Croazia, Ungheria e anche la Grecia, patria delle antiche Olimpiadi.
LE EDIZIONI DEI GIOCHI PARALIMPICI INVERNALI
Ornskoldsvik (Svezia) 1976
Geilo (Norvegia) 1980
Innsbruck (Austria) 1984
Innsbruck (Austria) 1988
Albertville (Francia) 1992
Lillehammer (Norvegia) 1994
Nagano (Giappone) 1998
Salt Lake City (Stati Uniti) 2002
Torino (Italia) 2006