La Camera Iperbarica un giallo tutto civitavecchiese
ago 17th, 2017 | By coni | Category: Primo piano, Sport NewsGianfranco Forno: nemmeno l’intervento della trasmissione “Striscia la notizia” ha sbloccato la decennale inattività. Attualmente nel Lazio sono attive una sola camera iperbarica privata a Roma e, in Toscana, a Grosseto un’altra struttura iperbarica all’interno dell’ospedale”.
Il giallo della camera iperbarica
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Civitavecchia Giovedì 17 Agosto 2017 15:11
Un giallo senza fine, quello riguardante la camera iperbarica di Civitavecchia, ormai ferma da oltre dieci anni. E’ dal 2005 che l’importante struttura non è funzionante e da ben sette anni l’associazione “Francesco Forno”, alla quale era stata affidata dall’Autorità Portuale, attende la nuova autorizzazione all’esercizio da parte della Regione. A raccontare la travagliata e per certi versi incredibile vicenda è Gianfranco Forno, presidente dell’associazione.
“Venti anni fa – racconta Gianfranco Forno – su iniziativa dell’Associazione Francesco Forno, veniva montata, all’interno del porto commerciale di Civitavecchia, una camera iperbarica a 8 posti + 2, tra le più moderne in Italia, che veniva aperta e gestita dalla stessa Associazione dal febbraio 1998 al dicembre 2005. Da allora, la struttura è stata smontata per essere trasferita, sempre in ambito portuale, nella zona artigianale, in seguito all’ampliamento del nostro porto. Nel maggio 2010, l’Autorità Portuale di Civitavecchia, proprietaria della struttura, ha consegnato nuovamente alla nostra Associazione la struttura per procedere alle necessarie richieste di autorizzazione alla Regione Lazio. Per oltre due anni, la documentazione amministrativa presentata, era scomparsa dagli uffici competenti fino a che nel mese di aprile, in seguito al terzo intervento della trasmissione “Striscia la notizia”, la Polmare di Civitavecchia rinveniva, lo stesso giorno, presso gli uffici della Regione e del Comune di Civitavecchia, l’intera documentazione scomparsa. Dopo una serie di incontri con la ASL RMF, la Regione, l’Autorità Portuale e l’Associazione, l’ente regionale comunicava la non concessione dell’autorizzazione all’esercizio per due motivazioni, risultati, alla fine inesistenti. La scorsa estate erano in corso diversi incontri tra Azienda Sanitaria, Autorità Portuale e Associazione per la riapertura definitiva della struttura. La nomina di un Commissario all’Autorità Portuale ha bloccato nel luglio 2016 il procedimento. La nostra Associazione, a dicembre 2016 ed a giugno 2017, ha richiesto un formale incontro con l’Autorità Portuale di Sistema per riprendere il discorso interrotto. A tutt’oggi nessuna formale richiesta o invito ad incontri. La camera iperbarica, oltre alle attività di emergenza come embolie e intossicazioni di monossido di carbonio, è necessaria per un’altra quindicina di patologie e vi sono civitavecchiesi costretti a rivolgersi, con ovvi disagi, ad una struttura che si trova nella capitale. Attualmente, infatti, risulta essere attiva, nel Lazio una sola camera iperbarica privata a Roma e, in Toscana, a Grosseto un’altra struttura iperbarica all’interno dell’ospedale”.