I giochi per gli Etruschi
ago 28th, 2006 | By admin | Category: History Sport Nelle zone rurali adiacenti alle città o ad aree sacre, si svolgevano, in strutture temporanee lignee di cui non ci è rimasta traccia, le gare atletiche ed i giochi gladiatorii. Per questi eventi si radunava un folto pubblico composto di individui di ogni estrazione sociale, uomini e donne. Di queste manifestazioni ci è rimasta nelle pitture tombali una vasta iconografia che ci consente di farcene un’idea precisa. Sotto la direzione di un giudice, la cui autorità era simboleggiata dallo stesso bastone ricurvo dei sacerdoti, il lituo, gli atleti gareggiavano negli sport più seguiti nelle antiche civiltà mediterranee. Il lancio del disco e del giavellotto, la lotta, il pugilato, la corsa, il salto in alto, il salto con l’asta, la corsa in tenuta da combattimento, la corsa a cavallo. Lo sport più seguito era però la corsa delle bighe, per cui la passione del pubblico raggiungeva livelli di vero fanatismo. Grandi onori erano concessi ai vincitori delle gare, che davanti ai magistrati della città ricevevano premi a testimonianza del loro valore atletico. Anche i giochi gladiatori dovevano richiamare un pubblico numeroso ed esigente. I combattimenti avvenivano all’ultimo sangue tra schiavi, in genere prigionieri di guerra, armati in fogge diverse ed addestrati in apposite scuole. Oltre i combattimenti uomo contro uomo, singoli o in squadre, erano frequenti anche i combattimenti di uomini contro animali feroci.
Le pratiche sportive più in uso erano:
- salto con l’asta;
- corsa con le maschere (fersi); Dalla maschera del Phersu deriva anche la maschera di Pulcinella.
- corsa con bastoni (che venivano passati fra di loro).
- Gioco della Truia, ancora sconosciute le regole anche se aveva a che vedere con un labirinto dal quale uscivano due cavalieri dopo aver combattuto.
- Salto in lungo (svolto anche senza i pesi o alteres);
- Giavellotto;
- Lancio del disco (piatto, con o senza buco centrale);
- Lotta (molto simile a quelle del mondo Greco);
- Pancrazio;
- Pugilato (veniva praticato con l’ausilio di elaborati cestum o guantoni costituiti all’esterno con strisce di cuoio, ed all’interno con morbida lana);
Competizione di carri, con quadrighe e bighe. (durante queste esibizioni si verificavano numerosi incidenti, per l’abitudine degli Etruschi di legare le briglie dietro la schiena).