ESCURSIONISMO. Visita alla Villa romana alla Frasca portata alla luce da scavi archeologici recenti
mar 20th, 2012 | By admin | Category: Sport News ALLA RISCOPERTA DELLA FRASCA – Porto Columna e Cappelletto
Il Centro Diurno Riabilitativo Psichiatrico della Asl Rm F, organizza un’uscita escursionistica mensile, finalizzata alla conoscenza del nostro territorio. All’iniziativa partecipano ben cinque realtà: Centro Diurno Asl, Reparto Psichiatrico dell’Ospedale San Paolo, Istituto di Riabilitazione Calamatta, Ass. Istituto Santa Cecilia e rappresentanti del Gruppo Trekking Tiburzi.
L’uscita di qualche giorno fa è stata particolarmente interessante perché guidata dalla D.ssa Roberta Galletta, nella zona della Frasca nel tratto di costa tra due antiche torri: quella di
Torrevaldaniga e Torre di Sant’Agostino, denominato La Frasca. Il nome La Frasca, probabilmente deriva dal fatto che in passato i pescatori, di notte, facevano fuoco con dei rami (le frasche) per segnalare alle imbarcazioni la giusta direzione per un approdo sicuro. Un’altra ipotesi sull’origine del nome potrebbe essere la presenza di sorgenti di acque fresche potabili che sgorgavano un tempo, e in parte ancora oggi, sulla riva del mare, garantendo l’approvvigionamento idrico agli abitanti della zona.
Tra i due carbonili della centrale elettrica dell’ENEL ed il tratto di mare antistante, – in località Cappelletto – da poche settimane, sono iniziati degli scavi archeologici commissionati dall’Autorità Portuale di Civitavecchia e dalla Soprintendenza Archeologica dell’Etruria Meridionale. Il lavoro sta portando alla luce una villa romana marittima datata tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.. I resti di una lunga scalinata in blocchi di scaglia, fanno ipotizzare l’accesso al mare e rappresenta la parte più antica di tutta l’area e da cui in seguito hanno costruito gli altri ambienti. Il pavimento rinvenuto, è sorretto da piccole colonne in muratura, sotto il quale era possibile far circolare aria calda prodotta da forni artificiali, per il riscaldamento dell’ambiente.
Poco più avanti, risalendo la costa, sotto il Camping Traiano, nei pressi di un canale, Roberta ci ha indicato un’area denominata Porto di Columna. Il nome Columna è legato alla presenza di possenti colonne di granito che indicavano l’ingresso nel porto. Oggi restano tre colonne a mare, a poca distanza dalla spiaggia, e grossi blocchi di arenaria probabilmente parte di un molo a mare. Poche decine di metri più avanti un altro sito archeologico in fase di lavorazione da cui si intravede un insediamento urbano in via di definizione.
Prove dell’antico abitato di Porto Columna le troviamo negli Acta Sanctorum, nei documenti e dati relativi alla vita di Santi. Qui troviamo la vita del Beato Sensio che nel V sec. d.C, insieme a San Mamiliano, si ritirarono nelle isole di Montecristo e del Giglio. Alla morte di Mamiliano, Sensio si stabilì tra il fiume Mignone ed il Porto di Columna, dove per aiutare la popolazione in difficoltà a reperire fonti idriche, fa sgorgare numerose sorgenti di acqua fresca. Un’altra fonte storica la troviamo in un documento del 1290, riguardante la disputa tra le suore del Monastero di Santa Chiara di Viterbo ed il Castellano di Civitavecchia, per una chiesa dedicata a San Sensio nella zona del Porto di Columna. L’intervento di Papa Nicola IV stabilì che la chiesa dovesse rimanere di proprietà delle suore.
Ci si augura che queste importanti testimonianze del passato, sulla costa della Frasca, possano essere tutelate, salvaguardate dal degrado e dall’ abbandono e in qualche modo fruibili da tutta la cittadinanza.
Carmelo Melia