Crollo PalaGrammatico Civitavecchia: niente risarcimento per i danneggiati
giu 12th, 2018 | By coni | Category: Vivere lo Sporttrcgiornale.it - A rivelare lo sviluppo della situazione per quanto riguarda la decisione della compagnia assicurativa di non riconoscere alcun risarcimento, è Tullio Nunzi, ex commissario di Confcommercio e attuale capofila dell’associazione “Meno poltrone, più panchine”
12 giugno 2018, 9:10In:
Non saranno risarciti i proprietari delle autovetture che si trovavano parcheggiate nei pressi del PalaGrammatico, il campo di pallamano che si trova tra via Leopoli e via Betti e che collassò dopo la fortissima nevicata del 26 febbraio scorso, danneggiando alcuni mezzi che stazionavano nei pressi del muro perimetrale. A rivelare lo sviluppo della situazione per quanto riguarda la decisione della compagnia assicurativa di non riconoscere alcun risarcimento, è Tullio Nunzi, ex commissario di Confcommercio e attuale capofila dell’associazione “Meno poltrone, più panchine”.
Nunzi, una delle persone che ha avuto l’autovettura danneggiata e che confessa di avere anche un po’ di ritrosia a parlare della vicenda, racconta che dopo un mese dall’episodio, il Comune sollecitò le persone danneggiate a quantificare l’entità dei danni, garantendo in tempi brevi la soluzione del caso. Dopo 4 mesi arrivò, sempre da Palazzo del Pincio, una lettera in cui si invitava a contattare una società assicurativa. L’assicurazione, contattata da quanti hanno avuto le autovetture danneggiate dal collassamento del PalaGrammatico, ha adesso risposto che niente verrà rimborsato per il danno subito. Per Nunzi, la sensazione è che i cittadini interessati, oltre ad avere avuto un danno consistente ed essere obbligati a sborsare decine di migliaia di euro per le riparazioni, o per l’acquisto di un’altra autovettura, siano stati lasciati soli per problemi legati ad un crollo di un muro, che non doveva crollare e senza nessuna responsabilità. Nunzi auspica che sindaco, assessore e dirigenti di Palazzo del Pincio risolvano questo problema, anche perché molti di coloro che hanno dovuto sopportare tali danni sono lavoratori per i quali le cifre spese sono consistenti. “Oltre alla lettera dell’assicurazione, che rientra nella normalità burocratica – conclude – un incontro, una telefonata, una rassicurazione, un impegno, farebbero capire che politica ed amministrazione non sono entità astratte, evanescenti, ma sono al servizio dei cittadini e si eviterebbero altresì, ulteriori ricorsi, avvocati, cause, che farebbero ancor più aumentare la sfiducia nella burocrazia e nella politica.