CERVETERI. Alfonso Capone: I teppisti del Basket vanno scoperti e presi – non devono restare …
feb 1st, 2013 | By admin | Category: Vivere lo Sport Quotidiano La Voce Cronaca di Cerveteri
30.01.2013
Cresce l’indignazione della Società Civile per il criminale raid
I teppisti del Basket vanno scoperti e presi: non devono restare impuniti
E’ di qualche ora fa la notizia che,nella città di Timbuctù, nel lontano paese africano delMali in guerra, gli Integralisti Islamici, quelli per capirsi che avevano vietato alle Persone persino di ascoltare musica e di sorridere camminando per la strada, carichi del loro odio dissennato verso l’Umanità
intera, hanno appiccato il fuoco all’antichissima Biblioteca locale nella quale erano conservati preziosi testi, rare testimonianze e manoscritti unici al Mondo.
Cose che, pur tenendo nella giusta considerazione la povertà di quelle genti, avevano indotto i vertici mondiali dell’Unesco a dichiarare la Città e la sua rara Biblioteca, Patrimonio Prezioso dell’Umanità.
Secoli di storia, manoscritti antecedenti la più antica Civiltà Europea sono andati in fumo per soddisfare un feroce senso di rivalsa verso chi, sia come sia, ha cercato di ristabilire l’ordine e tentato di riportare un po’ di Pace.
Lo so, qualcuno dirà che non è con la guerra che si ristabilisce la Pace, che le bombe sono sempre portatrici di morte, che il sangue umano ha lo stesso colore dappertutto e che la Democrazia non è merce da esportare facilmente.
Sono in parte d’accordo anch’io con queste riflessioni, ma non è questo l’argomento che intendo approfondire.
La parola Unesco mi ha richiamato alla mente la città dove vivo da qualche anno e che tanto generosamente mi ha accolto: Cerveteri.
Attraverso la benemerita emittente locale Etruriain Tv dell’amico Fabio Bellucci ho potuto ascoltare l’intervista a Fiorenzo Collacciani che, indignato ed offeso, cercava di commentare la turpe vigliaccata della quale è stata vittima la copertura della sua palestra.
Nottetempo, con fredda e codarda determinazione, qualcuno ha squarciato il telone in tutta la sua lunghezza rendendo di fatto uno spazio caldo e protetto in qualcosa d’inservibile a meno di sobbarcarsi una spesa valutabile intorno alle trentamila euro.
Ora, una palestra in una città come Cerveteri che non è propriamente ricca d’impianti sportivi, rappresenta, per giovanissimi, giovani e meno giovani quanto meno una preziosa valvola di sfogo alla sedentarietà oltre che un posto dove coltivare il fisico e la mente con la pratica di una qualsiasi disciplina sportiva che, specialmente per i più giovani, vuol dire lontananza dalla strada e ripudio di qualsiasi droga pesante o leggera che sia.
Per questo e non solo per questo, perciò, una struttura del genere andrebbe salvaguardata e difesa anche se si tratta di proprietà privata.
Poiché, a prescindere da ogni credo politico, civile o religioso, se un bene privato viene usato come spazio sportivo “ad usum populi”, danneggiarlo vuol dire non solo “fare il dispetto” al singolo ma offendere, dileggiare, mancare di rispetto a tutte le persone che quella struttura frequentano ed alla stessa
Città che li ospita.
Potrei continuare con altri e motivatissimi esempi ma preferisco chiudere soffermandomi su di una riflessione.
Qualche anno fa venne incendiata un’ altra palestra sportiva, forse ad opera degli stessi “talebani de noantri”: quella dell’amico Stefano Morgantini.
Anche allora scrivemmo per manifestare la nostra solidarietà, anche allora ci indignammo inutilmente, condannando senza riserve gli ignoti delinquenti che ancora oggi, continuano ad infangare il buon nome della Città.
Costoro forse sono persuasi dell’impunità e si nascondono dietro la sicurezza che ognuno si farà “i fatti suoi”.
Ebbene amici di Cerveteri, inauguriamo una stagione nuova nel vivere Civile, una inversione di tendenza, un cambio di passo: qualcuno che sa, chi ha visto o sentito qualcosa parli; dia una mano alle Forze dell’Ordine a catturare i colpevoli ed assicurarli alla Giustizia. Io posso, anche contro la mia indole di assoluto “garantista”, soffermarmi su di ultimo consiglio: se i responsabili di questa carognata dovessero essere assicurati alle Patrie Galere, vi prego Giudici, rinchiudeteli e ” buttate via la chiave”…. Amen.
Profondamente arrabbiato,
Alfonso Capone