Campo Galli Cerveteri: Intervento di messa in mora della “strana”gestione. …
mar 29th, 2012 | By admin | Category: Sport News la Voce Cerveteri 23.03.2012
Intervento di messa in mora della “strana”gestione del Campo Galli
Il furore delle squadre di calcio contro l’ex Delegata allo Sport
Ho letto con sorpresa l’intervento dell’ex delegata allo Sport Paola Calce, pubblicato su “la Voce” del 21 marzo scorso.
Non è mia intenzione entrare nello scontro elettorale che è emerso palese dall’intervento della signora Calce.
Intervenendo invece come membro attivo dell’ASD Cerenova United, mi corre l’obbligo di esortare l’ex “delegata” della giunta Ciogli ad essere più intellettualmente onesta. I ragazzi della squadra di Cerenova, tra i principali destinatari delle “sue azioni politiche”, stanno vivendo sulla propria pelle i danni causati dalla sua “politica di impegno sociale” durante la sua gestione dello sport a Cerveteri. Come spesso raccontato su “la Voce”, questa squadra di calcio è l’unico team delle periferie ceretane e da anni partecipa al campionato di calcio di 3° Cat.
Squadra composta da ragazzi del territorio, spesso sottratti alla strada ed attratti ed impegnati nello sport sociale grazie
all’opera di volontariato gratuito dell’Associazione Ad Maiora Semper.
L’intenso impegno, millantato su “la Voce” da questa “assessora”, ha prodotto effetti davvero disastrosi per questa squadra che oggi non ha più un campo dove allenarsi e per questo è in via di scioglimento.
Infatti l’allora delegata, subito dopo aver impegnato i soldi recuperati in Regione (sembra 450.000 euro) ed utilizzati per ristrutturare il campo, ha pensato bene di affidare la gestione di questo campo pubblico ad una società privata, senza gara ed a titolo praticamente gratuito.
La Regione aveva destinato questi soldi al rifacimento del manto di tale campo, usurato dal troppo impiego, proprio per favorirne l’uso intensivo sociale con un fondo sintetico.
Invece questa brillante mente nostrana, dopo aver speso tutti questi soldi pubblici su un bene pubblico, ne ha destinato i benefici di gestione ad un privato, con una procedura oscura e senza gara.
Oggi questo “gestore” si comporta, in sostanza, da vero proprietario, ha le chiavi esclusive del campo e solo dietro un esoso pagamento ne consente l’uso alle tante aggregazioni sportive che gravitavano intorno a quest’unico impianto pubbli co comunale.
Alla società ADS Cerenova United, più che giocare le partite ufficiali, è importante impegnare i tanti ragazzi negli allenamenti; così vengono distratti da altre tentazioni.
Parlando di bugiardi, alla Sig.ra Calce, insieme a Ciogli, ricordo le promesse durante una nostra festa estiva pubblica a Cerenova, dove la nostra si pavoneggiò sul palco promettendo ripetutamente la gratuità del campo alla squadra Cerenova United, consapevole della natura sociale di tale formazione.
Promessa successivamente concretizzata con incontri ed atti pubblici.
Evidentemente però molti politici, pur mettendo per iscritto le loro bugie, hanno l’improntitudine di affibbiare del bugiardo ad altri. In sostanza oggi il Cerenova United si trova sull’orlo dello scioglimento, proprio a causa delle vacue promesse dell’ex assessore Paola Calce (e del l’ex Sindaco Ciogli), che hanno assegnato ad un privato (e con una procedura discutibile) la gestione dell’unico campo comunale, subito dopo aver speso tanti soldi della Regione per ristrutturarlo.
Per protestare contro questa situazione immorale, prodotta proprio da questa brillante mente politica ceretana, molti ragazzi del Cerenova United, venerdì scorso a sera si sono allenati in piazza davanti al Comune (nella foto), nell’indifferenza generale e rischiando la propria incolumità sui sampietrini.
Oggi l’unica speranza della squadra è affidata ad un esposto inviato al Commissario Prefettizio, ad una inchiesta sollecitata in Regione Lazio ed ad un esposto alla magistratura in fase di emanazione.
Alla Sig.ra Calce l’esortazione ad essere più accorta.
Potrà raccontarci della luna e dei massimi sistemi politici, ma con se stessa non potrà barare; faccia un sano esame di coscienza e si chieda che fine dovranno fare quei ragazzi che ha costretto a ritornare e giocare per strada.
Forse sarebbe stato meglio che non si fosse impegnata così tanto (come ella asserisce), avrebbe sicuramente causato meno danno proprio a quei ragazzi che aveva il dovere, non solo strumentale, di difendere ed aiutare.
E. M.