Camera Iperbarica di Civitavecchia. Piangono tutti dopo le tragedie ma le Istituzioni se ne fregano da anni.
gen 1st, 2015 | By coni | Category: Medicina e Sport, Primo pianoCivitavecchia 10 Agosto 2014
presidente dell’Associazione
Volontari Francesco Forno,
dopo il tragico incidente che è
accaduto in provincia di Grosseto,
torna sul problema della camera
iperbarica nel porto di Civitavecchia: una struttura dimenticata dalle Istituzioni.
Camera Iperbarica Fumosa Storia
Gianfranco Forno
afferma che la Camera Iperbarica, dal punto di vista tecnico, poteva iniziare ad effettuare la terapia già dal 4 settembre 2010.
A Civitavecchia e lungo il Litorale Nord di Roma sono numerosi i sommozzatori che dedicano si con professionalità in tutti i segmenti (lavorativi, sportivi e amatoriali) lavorano nell’ampliamento del porto commerciale.
“La camera iperbarica di Civitavecchia – interviene Gianfranco Forno – è ferma da quasi 9 anni ma già dalla fine del 2010 avrebbe potuto riprendere la sua attività, dopo il trasferimento all’interno del porto ed il suo adeguamento tecnico alle norme europee e regionali.
- Lo “smarrimento”, per i diciotto mesi successivi, della domanda per la riapertura presentata dall’Associazione Volontari Francesco Forno (ritrovati “magicamente” dopo l’intervento della Polmare);
- la mancata risposta alla richiesta di riaprire la struttura iperbarica solo per le emergenze, fatta al Sindaco Tidei il 25 giugno 2013;
- la altrettanto mancata risposta del Sindaco Cozzolino a identica richiesta fatta il 3 luglio 2014
fanno capire come questa struttura non interessi più a nessuno, pur non essendo mai costata un centesimo di soldi pubblici.
Eppure, lo voglio ricordare, nei primi anni 2000 la struttura gestita dall’associazione fece un intervento urgente e risolutivo nei confronti di un finanziere di mare che mentre era in servizio, è stato colpito da una embolia spinale che avrebbe potuto paralizzarlo dalla vita in giù.
Invece, grazie alla camera iperbarica di Civitavecchia, il finanziere ha potuto riprendere la sua attività, andando in pensione qualche anno fa.
Quanto sarebbe costato di soldi pubblici la eventuale invalidità del finanziere sommozzatore?”.