Bridge
ago 31st, 2006 | By admin | Category: Sport Individuali Il bridge è un gioco di carte, diffuso a livello mondiale, di cui si organizzano tornei, nazionali ed internazionali, campionati mondiali ed olimpiadi.
Storia
Antenato del bridge è il “Whist”, praticato in Inghilterra dal XVI secolo e molto diffuso a partire dall’Ottocento. Ad una prima fase, durante la quale si giocava tra tre giocatori ed ancora non esisteva la dichiarazione, seguì nel 1873 la nascita del “Whistbridge”, che si giocava tra quattro giocatori divisi in due coppie. Il whistbridge gradualmente si trasformò, anche per gli influssi del biritch, e nel 1904 nacque l’auction bridge, nel quale venne introdotta la dichiarazione. Un’altra variante, il Plafond Bridge, fu introdotta nel 1918 in Francia e nel 1925 nacque il “Contract Bridge”, le cui regole sono quelle ancora oggi in vigore e che fu codificato dall’americano Harold Stirling Vanderbilt. Successivamente il gioco prese rapidamente piede negli Stati Uniti, anche grazie ad Ely Culbertson, autore di vari libri di gioco e fondatore, nel 1929, della prima rivista specializzata, Bridge World.
Il bridge moderno nasce in Italia quando Eugenio Chiaradia rivoluzionò il gioco con il sistema “Fiori napoletano”.
Il CONI ha riconosciuto il bridge come attività sportiva nel 1993.
Regole
Il bridge si gioca tra 4 giocatori, con un mazzo da 52 carte francesi. I giocatori che giocano insieme e formano una coppia si siedono uno di fronte all’altro. Le due coppie prendono il nome dei punti cardinali: Nord/Sud giocano contro Est/Ovest. ll mazziere (a rotazione ciascuno dei quattro giocatori, partendo solitamente da colui che in un preventivo sorteggio ha preso la carta più alta), dopo aver mescolato le carte e fatto tagliare il mazzo dal suo avversario di destra, le distribuisce una alla volta, partendo dal giocatore alla propria sinistra. Tutti i movimenti del bridge si svolgono quindi in senso orario e cioè da sinistra a destra. Ogni giocatore riceve, in questo modo, 13 carte che sistemerà in mano divise nei 4 semi che, ai fini delle successive fasi di gioco, hanno un ordine gerarchico: fiori, quadri, cuori e picché’. L’insieme delle 52 carte divise tra i 4 giocatori, e distribuite in 4 gruppi di 13 carte, viene detta una mano o “smazzata”.
Lo scopo del gioco è quello di realizzare più prese possibili e quindi di farne fare il meno possibile agli avversari; l’insieme delle 4 carte giocate di volta in volta rappresenta una presa, per cui in ogni mano ci sono 13 prese possibili. Una presa si effettua dunque quando ognuno dei quattro giocatori ha fornito una carta. Postulato imprescindibile del gioco è che si debba rispondere nel seme di uscita del primo giocatore: se il primo giocatore gioca fiori, tutti devono giocare una carta di fiori. Esaurita la presa (che è patrimonio della coppia), uscirà per la presa successiva il giocatore che ha vinto la presa precedente.
Un mazzo di carte contiene 40 punti, in quanto si sono dati simbolicamente i seguenti valori: Asso = valore 4 Re = valore 3 Donna = valore 2 Fante = valore 1 altre carte = valore 0
L’ordine gerarchico delle carte, dalla più alta alla più bassa, è il seguente: asso, re, donna, fante, 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2.
Fasi di gioco
I quattro giocatori, tramite una prima fase di gioco, detta “dichiarazione ” o “licitazione”, hanno inoltre modo di scegliere un colore e di eleggerlo briscola (atout) temporanea per la mano che stanno giocando oppure possono scegliere di giocare senza briscola (senza atout). Nel primo caso, con atout, le modalità di “presa” viste precedentemente vengono in parte modificate. Fa infatti la presa o la carta più alta del seme giocato dal primo giocatore oppure la carta più alta di atout (resta immutata la regola che bisogna giocare, possedendola, una carta del colore di uscita).
Dichiarazione
La prima fase del gioco è quella della dichiarazione, dove i quattro giocatori si scambiano informazioni sulle carte possedute per capire quante prese potranno poi fare nella fase pratica del gioco, quella del gioco delle carte. Il linguaggio usato è un linguaggio convenzionale, legato ai quattro semi più i senza atout ed al numero delle prese. In pratica le due coppie, senza giocare le carte, si impegnano in una asta durante la quale gareggiano sul numero di prese che ogni coppia (detta anche linea) potrà realizzare nella fase successiva. L’impegno preso consiste nel riuscire a fare un numero determinato di prese, che non possono essere inferiori a sette, in quanto sei prese sono considerate obbligatorie.
Durante quest’asta si seleziona l’atout oppure si sceglie di giocare senza atout. La coppia che si impegna a fare il maggior numero di prese (a parità di numero vale il rango gerarchico dei colori – senza atout è il ‘colore’ che ha maggior valore) acquisisce il diritto di giocare la mano, cioè di provare a realizzare il numero di prese che ci si è impegnati a realizzare. L’altra coppia (i difensori) cercherà di impedire agli avversari di mantenere il proprio impegno.
Il primo a dichiarare è il mazziere, quindi in senso orario gli altri giocatori. Una dichiarazione può durare un giro oppure diversi giri dichiarativi, ovvero uno stesso giocatore può dichiarare più di una volta. Ogni dichiarazione deve superare la precedente o per colore o per numero di prese, altrimenti il dichiarante di turno è costretto a passare. Alla fine vince il contratto la coppia, cui appartiene il giocatore che per ultimo ha dichiarato le prese che intende realizzare, in quanto gli altri tre giocatori hanno passato, non potendo o volendo fare licite superiori.
Nel caso in cui un giocatore della coppia che non ha vinto il contratto ritenga improbabile che la coppia avversaria riesca a realizzare le prese dichiarate, può esprimerlo con il contre, l’equivalente di una scommessa sull’impossibilità del mantenimento dell’impegno. Se lo ritiene opportuno il giocatore che tenterà di realizzare le prese dichiarate può dire surcontre, nel caso si senta sicuro di rispettare l’impegno. Il contre e il surcontre non valgono se viene fatta un’altra offerta.
Bisogna però essere cauti quando si dichiara contre o surcontre: infatti, il punteggio è grandemente influenzato da queste due voci, dal momento che il contre raddoppia il punteggio della presa, e il surcontre lo quadruplica, quindi aumenta il punteggio di molto se si mantiene il contratto, ma si va inontro ad una grande perdita se si fallisce
Gioco della carta
Nella fase di gioco vero e proprio, solamente uno dei due componenti la coppia che ha vinto la dichiarazione proverà a rispettare il contratto assunto nella fase di dichiarazione, cioè il giocatore che ha annunciato per primo il colore prevalso come atout o che per primo ha deciso di giocare senza atout. Il suo compagno, una volta che l’avversario alla sua destra avrà giocato la prima carta (carta di attacco), calerà le proprie carte sul tavolo rendendole visibili a tutti e diventerà il morto, potendo per quella mano solo osservare l’andamento del gioco, senza parteciparvi attivamente.
Una coppia avrà diritto ad un punteggio positivo soltanto se realizzerà un numero di prese uguale o superiore alla dichiarazione effettuata. In caso contrario il punteggio punteggio positivo andrà alla coppia avversaria
Punteggio
Ogni presa dichiarata e fatta, oltre alle sei di base, quindi a partire dalla settima, varia a seconda che il contratto dichiarato sia ad atout, nel qual caso la prima presa vale 40 punti e le successive 30 punti, o, nel caso contrario, a seconda che il colore scelto come atout sia picche e cuori (valore di ogni presa: 30 punti), o con atout quadri e fiori (valore di ogni presa: 20 punti).
Per vincere un incontro (rubber) è necessario aggiudicarsi due partite (manches) su 3. Per vincere una manche, che può contare più giocate, bisogna totalizzare 100 punti.
La vittoria della prima manche comporta un premio di 300 punti, mentre nella seconda di 500 punti.
Un premio speciale viene assegnato nel caso che vengano dichiarate e realizzate 12 prese (piccolo slam) o 13 prese (grande slam). Nel primo caso il premio sarà di 500 o 750 punti, a seconda che sia in prima o in seconda manche, nel caso del grande slam di 1000 o 1500 punti.
Il punteggio negativo per ogni presa fatta in meno rispetto a quelle dichiarate è di 50 punti, se si è in prima manche, o di 100, se si è in seconda. Questi punti sono assegnati alla coppia che ha giocato in difesa.
Sia il punteggio positivo che quello negativo vengono duplicati o quadruplicati nei casi in cui la dichiarazione sia stata contrata o surcontrata
Torneo
Il Bridge è l’unico gioco di carte classificato come “sport” ed è l’unico in cui le regole sono codificate a livello mondiale. Il bridge è una disciplina associata del CONI con una sua federazione (F.I.G.B.) e sta per ottenere il riconoscimento di disciplina autonoma per partecipare alle Olimpiadi.Ci sono due forme di gioco in torneo:
il torneo a coppie dove i risultati sono confrontati tra le coppie che hanno giocato con le stesse carte della propria coppia (la metà delle coppie partecipanti); in questo caso, ovviamente, il fattore fortuna gioca un certo ruolo;
il torneo a squadre (che usa lo stesso meccanismo di gioco del bridge duplicato, sfida organizzata tra 2 squadre di 4 giocatori ciascuna), dove il fattore fortuna viene completamente eliminato. Le due squadre giocano in due tavoli distinti posti in due stanze separate chiamate sala aperta (dove sono ammessi spettatori, gli angolisti) e sala chiusa, dove è ammesso l’ingresso dei soli giocatori. Le due squadre si confrontano tra loro: ogni squadra gioca esattamente con le stesse carte dell’altra. Le carte di ogni mano giocata in ogni sala (tipicamente 4 mani o loro multiplo) vengono poste in appositi contenitori (astucci o board). Alla fine del turno di gioco gli arbitri provvedono a scambiare i board giocati tra le due sale, che verranno giocati nuovamente a coppie invertite. Per cui le 2 squadre giocheranno 2 partite con la stessa distribuzione e si confronteranno i risultati ottenuti dalle due squadre che si sono cimentate a turno con le stesse carte