Bodybuilding
ago 31st, 2006 | By admin | Category: Sport Individuali Il culturismo (in inglese bodybuilding) o cultura fisica, è lo sport che tramite l’uso di pesi e un’alimentazione specifica si pone come fine ultimo il cambiamento della composizione corporea. In sintesi la cultura fisica è stata concepita come uno sport dove le finalità sono estetiche prima che competitive.
Alcuni autori considerano il culturismo come una branca della medicina estetica, viste le profonde implicazioni di fisiologia muscolare e scienza dell’alimentazione a cui è soggetta.
Nel culturismo il praticante, tramite un allenamento specifico con i pesi cerca di aumentare le proprie masse muscolari fino a raggiungerne il massimo sviluppo. Per fare questo esistono varie metodologie di allenamento tra cui possiamo ricordare: i sistemi Weider, padri del culturismo, e quelli ad alta intensità il cui capostipite è l’heavy duty di Mike Mentzer . I programmi di allenamento per essere effettivi devono essere supportati da programmi alimentari adeguati. L’allenamento senza una corretta alimentazione è considerato una semplice ginnastica con i pesi senza alcuna finalità estetica.
Può essere molto diverso da “andare in palestra” e significa impegno in un’attività difficile ma non complicata: non servono complesse conoscenze di anatomia, fisiologia e biochimica (i tre fondamenti della scienza medica) per potersi allenare correttamente ed avere successo in questa disciplina, anche se la padronanza dei rudimenti risulta indispensabile per capire i perché delle cose.
I concetti teorici e pratici da conoscere veramente sono solo una manciata, mentre la parte principale e più impegnativa, ma anche più divertente e gratificante del “gioco del ferro” sta nell’avere la motivazione, la disciplina e la perseveranza necessarie ad applicarsi per un periodo di tempo sufficientemente prolungato nell’allenamento duro ma sensato, nella dieta sana, e nel soddisfacimento delle esigenze di recupero e sonno personali, giacché gli incrementi importanti di forza, potenza e massa muscolare, nonché la riduzione della percentuale di grasso corporeo, richiedono alla maggioranza delle persone abbastanza tempo, uno sforzo ben applicato e un approccio informato ai corretti principi biologici alla base della pratica.
Sono pochissime le persone dotate per natura delle caratteristiche del campione (privilegi genetici) e che possono godere delle opportunità del campione (privilegi ambientali) che permettono loro di prendere scorciatoie in deroga ad alcuni principi di base ed ottenere comunque risultati degni di nota senza compromettere in qualche modo, ma non sempre ci riescono, la propria salute.
Purtroppo l’esperienza insegna che per la maggior parte delle persone le cose non funzionano così: hanno invece assoluta necessità di seguire un programma di allenamento-dieta-riposo adeguato alle proprie caratteristiche fisiche e psicologiche, strutturato e rigoroso, giacché possono permettersi di commettere pochi errori. Devono aver chiare le motivazioni che le spingono ad allenarsi e gli obiettivi realistici che perseguono, e devono aggiornarli nel tempo, tenendo nota dei progressi e acquisendo consapevolezza dei motivi di certe scelte tecniche e della necessità di certe modifiche nel proprio stile di vita. Devono coltivare la proprie buone abitudini nel tempo, senza darle mai per scontate, perché la capacità di dormire tanto e bene, come quella di allenarsi in modo corretto e intenso o di mangiare in modo sano e moderato non si acquisisce dall’oggi al domani e non si mantiene automaticamente senza una precisa volontà.
La conoscenza include le nozioni corrette inerenti i tre pilastri della costruzione del fisico, ossia l’allenamento duro ma ben dosato e tecnicamente corretto, la buona alimentazione o dieta che dir si voglia, ma senza dare a tale termine alcun connotato restrittivo, e il recupero, costituito da sonno, riposo e relax, necessario affinché il fisico abbia la possibilità concreta di svilupparsi.
Il mezzo per acquisire la conoscenza è duplice: una documentazione critica e ragionevolmente scettica, guidata dal buon senso, dal principio del confronto non ideologico tra idee diverse (spesso non sono le differenze ad essere essenziali, ma le cose in comune) e del controllo delle fonti (non fidarsi mai senza aver controllato), e soprattutto la sperimentazione personale entro un’ipotesi di lavoro o metodo che sia verosimilmente corretta, sulla base dell’esperienza degli altri e delle conoscenze che sono patrimonio delle scienze mediche e della fisiologia in particolare.
Naturalmente anche nel culturismo esistono gare dove giudici devono valutare gli atleti secondo specifici parametri come sviluppo delle masse muscolari, simmetria, proporzioni, percentuale di grasso e capacità di posatori.