Ministero del Lavoro: chiare e importanti indicazioni per tutti gli operatori dello sport Circolare n. 37/4036 del 21/2/2014
mar 12th, 2014 | By coni | Category: News dalle società, Normativa SportivaAssociazioni sportive. Stop ai controlli
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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la nota
n. 37/4036 del 21 febbraio 2014
ha fornito utili indicazioni operative e fotografa con grande precisione molti aspetti del mondo sportivo dilettantistico, e non solo nel campo di rapporti di lavoro.
Se ne raccomanda un’attenta lettura a tutti: dirigenti, consulenti … e verificatori!
Premessa –
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la nota n. 4036/2014, ha fornito utili indicazioni operative circa le verifiche ispettive da effettuare presso società e associazioni sportive dilettantistiche.
In particolare, si è arrivati alla conclusione di concentrare maggiormente la propria attività ispettiva sulle diverse realtà imprenditoriali evidentemente non riconosciute dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali o dagli enti di promozione sportiva e non iscritte nel Registro delle società e associazioni sportive dilettantistiche.
Di conseguenza, ci saranno, meno controlli nei rapporti di collaborazione con le società e associazioni sportive riconosciute dal Coni.
Attività riconosciute dal Coni –
Nel dettaglio, stiamo parlando delle società e associazioni sportive dilettantistiche (SSD e ASD), disciplinate dall’art. 90 della L. n. 289/2002, che sono riconosciute dal CONI e per i quali vige l’assenza di finalità lucrative.
Per tali realtà, spiega la nota ministeriale, è riservato un trattamento di favore sulle collaborazioni (sotto tutti i punti di vista: fiscale, previdenziale e normativo), che si differenziano quindi da quelle realtà imprenditoriali che “gestiscono” lo sport con fini di lucro.
Pertanto il riconoscimento da parte del CONI, che certifica lo svolgimento da parte delle SSD e ASD di attività sportive a livello dilettantistico – iscritte nel Registro delle società e associazioni sportive dilettantistiche – costituisce il presupposto per l’applicazione del citato trattamento di favore.
Rapporti di collaborazione – Con riferimento ai rapporti di collaborazione instaurati da parte delle SSD o ASD “nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche”, l’art. 35, c. 5 del D.L. n. 207/2008 con la locuzione “nelle parole esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche” – intendendo con tale termine le attività che il TUIR sottopone al regime fiscale proprio dei
“redditi diversi” – ricomprende altresì “la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica”.
La disposizione, in particolare, fornisce l’interpretazione autentica del contenuto della lett. m), c. 1 dell’art. 67 del TUIR e non limita la sua operatività al solo caso di prestazioni rese per la partecipazione a gare e/o manifestazioni sportive, bensì le estende a tutte quelle relative allo svolgimento delle attività dilettantistiche di formazione, di didattica di preparazione e di assistenza intese nell’accezione più ampia del termine “attività sportiva”.
Attività di vigilanza –
Quanto all’attività di vigilanza svolta nei confronti di tali realtà, il Ministero del Welfare ha evidenziato l’insorgere di numerosi contenziosi con esito in buona parte non favorevole per l’Amministrazione e per l’INPS, a causa della complessità e della specificità della disciplina.
Pertanto, i due enti sono arrivati alla decisione di concentrare propria attività sulle diverse realtà imprenditoriali non riconosciute dal Coni, dalle Federazioni sportive nazionali o dagli enti di promozione sportiva e non iscritte nel registro delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche.
Resta ferma, tuttavia, l’attività di vigilanza già avviata e i contenziosi in essere.
Come pure resta ferma la possibilità di intervenire in ogni settore nell’ambito di attività congiunte con l’amministrazione fiscale, interessata alla verifica dei presupposti di affiliazione al Coni, quindi dell’applicabilità del citato trattamento di favore, nonché nelle ipotesi di richieste di intervento per presunto svolgimento di
prestazioni di natura subordinata.
La nota ministeriale:
Società ed associazioni sportive dilettantistiche – vigilanza -2014