“Diffondiamo la cultura dello sport”
dic 27th, 2007 | By admin | Category: Vivere lo Sport CIVITAVECCHIA – Approfitto della opportunità delle feste natalizie per puntualizzare la valenza culturale ed educativo-formativa dello sport e contribuire ad offrire il contributo del C.O.N.I. e del mondo sportivo al dibattito cittadino, in corso, sulle problematiche del mondo giovanile e su alcuni aspetti delle attività formative e culturali.
Lo sport, nella sua dimensione educativo-formativa, si connota come la risultante di azioni interne ed esterne ad un “sistema” complesso dovuto alla variabilità, all’articolazione e alla diversità di interazione tra individui con le loro differenze biologiche, psicologiche relazionali e sociali; alle molteplici fonti di influenza e di condizionamento che agiscono ed interagiscono con il sistema stesso.
Lo sport è, anche sistema flessibile in quanto l’educazione sportivo-motoria è al tempo stesso sistema aperto e chiuso:
- Sistema aperto perchè si radica nell’ambiente umano sociale e culturale, con cui interagisce continuamente
- Sistema chiuso perchè al suo interno possiede elementi e mezzi autonomi che possono consentirgli di realizzare gli obiettivi ipotizzati e di avere continue indicazioni sui risultati conseguiti
Oggi, è più che mai, di grande attualità, il dibattito pedagocico-educativo interno al mondo sportivo e scolastico sulla esatta collocazione del sistema sport e che può essere sintetizzato, giungendo ad una estrema generalizzazione, dalla domanda :” Sport come fine o come mezzo educativo?”.
L’orientamento attuale è quello di considerare lo sport come mezzo educativo che, assieme ad altre attività proposte da altre agenzie formative, può concorrere alla formazione dell’individuo e del cittadino. Per questo appare necessaria un’azione comune delle varie agenzie formative, operanti sul territorio e dei mass-media, volta all’acquisizione di un diverso concetto di sport soprattutto in quei giovani in cui troppo spesso l’unica forma di movimento è legata all’uso di un telecomando telivisivo o all’uso parossistico del computer o della playstation.
Tuttavia lo sport non può e non deve essere solamente visto come il mezzo più efficace per vincere la sedentarietà ed assicurare una crescita sana ed armonica; oggi, a questo genere di finalità, che non sono certamente venute meno, se ne sono aggiunte altre più pressanti ed urgenti di ordine sociale e culturale: non soltanto la lotta alla emarginazione (varie forme di devianza, tossicodipendenza), che pure rappresenta un fenomeno sempre più vasto e difficilmente controllabile, ma anche il problema del disagio, soprattutto giovanile (crisi di identità, di ideali, di valori, di interessi), che non tocca delle minoranze, ma la maggioranza dei giovani e che spesso sfocia in episodi di teppismo, vandalismo, bullismo, violenza del branco.
Appare opportuno ricordare che la pratica sportiva è tema di una certa importanza anche a livello di strutture sovranazionali quali la Comunità Europea e che indicazioni in tal senso sono state inviate agli stati aderenti.
A tal fine giova citare un importante testo di legge “La carta europea dello sport per tutti” che fortemente ha influenzato le legislazioni specifiche delle varie nazioni europee che aderiscono al Consiglio d’Europa.
In particolare voglio ricordare l’articolo 3 che così recita: “Lo sport essendo un aspetto di sviluppo socio-culturale sarà collegato a livello locale, regionale o nazionale ad altre aree di politica e di pianificazione quali l’educazione, la salute, i servizi sociali, l’urbanistica e la pianificazione del territorio, la conservazione dei beni, le arti ed i servizi ricreativi”.
Ormai da diversi anni l’operato di questo fiduciariato è improntato al perseguimento degli obiettivi sopradetti, in linea con le direttive del Consiglio d’Europa, lo dimostrano le numerosissime iniziative ed attività poste in essere e l’impegno costante profuso per il loro raggiungimento. Mi è gradita l’occasione per formulare a tutti i cittadini i più fervidi auguri di buone feste, ma soprattutto rinnovare e ribadire la disponibilità mia e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che rappresento a livello locale, ad essere a fianco di quanti, al pari del mondo dello sport, operano, continuativamente, a livello culturale e formativo-educativo, nel tessuto sociale del nostro territorio.
Alcune valide iniziative da sostenere:
Più sport nelle aree a rischio
Stadi aperti alle scuole e alle famiglie.
Iniziative di informazione/formazione, rivolte ai giovani ed alle loro famiglie
Famiglie: sostegno per i figli ma non “tifo aggressivo”.
Educhiamo ad accettare la sconfitta. Più sport per tutti.
Sportivi: testimoni di uno sport autentico a scuola.
Codice Europeo di Etica Sportiva
Premio “Fair Play”
Consulta Cittadina degli Studenti e tifosi non violenti.
Scuole Aperte per lo sport e la creatività studentescaPierluigi Risi- Fiduciario Coni Civitavecchia