“Non c’è stata alcuna aggressione”
apr 14th, 2010 | By admin | Category: Sport News CIVITAVECCHIA – Replica su due fronti al Presidente dell’Asp Giancarlo De Gennaro dopo quanto denunciato ieri circa una presunta aggressione verbale a danno di una sua atleta nel corso di un incontro femminile under 16 svoltosi sabato scorso alla palestra Corsini La Rosa. A De Gennaro rispondono infatti sia la Presidente della Comal Viviana Marozza sia il dirigente della Futura da lui accusato, Francesco Mazzuca. Di seguito e integralmente le rispettive repliche.
<Ci troviamo nostro malgrado costretti a rispondere alle false accuse mosse dal sig. Giancarlo De Gennaro, presidente della Asp Civitavecchia e consigliere federale del comitato regionale Lazio a scopo denigratorio sulla stampa locale. Ci saremmo macchiati di aver “aggredito” e “minacciato” una sua giovane atleta e la sua famiglia. Ci preme innanzitutto sottolineare che a compiere il misfatto sarebbe stato il sig. Francesco Mazzuca che svolgeva, secondo il sig. De Gennaro, il ruolo di dirigente della “cv futura comal” società tra l’altro inesistente il cui nome è stato inventato “ad hoc” come gran parte del comunicato stampa. Quella che è stata volutamente strumentalizzata è invece una conversazione sul regolamento federale avvenuta tra due genitori di ragazze partecipanti alla gara di terza divisione femminile under 16 promozionale. Uno di questi era appunto il sig. Mazzuca intervenuto alla gara nel semplice ruolo di padre di due atlete.
L’intenzione della nostra associazione è sempre stata e continuerà ad essere quella di evitare il più possibilegli scontri verbali o a mezzo stampa con l’Asp Civitavecchia, nell’ottica della tolleranza e della pacifica convivenza che ci contraddistingue.
A tal proposito abbiamo già tollerato e continueremo a tollerare che a) incurante dei regolamenti federali che lui stesso dovrebbe rappresentare e far applicare quale consigliere federale, il sig. De Gennaro rivestendo un ruolo (presidente) incompatibile con quello di allenatore, sieda in panchina al posto di altri allenatori nelle gare di campionato – compresa quella di cui stiamo parlando e non risultando ovviamente sul referto di gara – b) che arbitro dell’incontro sia colui che sul referto di gara risulta l’allenatore c) che l’arbitro dell’incontro indicato sul referto sia infine un’altra persona addirittura non presente all’incontro d) che la Tirreno Power si presenti in campo con 15 atlete anziché le 12 o 13 iscritte a referto come previsto dal regolamento.
Tutto ciò, ovviamente, sotto gli occhi di almeno 50 persone presenti all’incontro.
E’ del tutto evidente quanto sia ridicolo il tentativo del sig. De Gennaro di aggredire noi, la Concorrenza, con qualunque pretesto, forse perché rei di non aver ancora accettato la sua “offerta di collaborazione” (!) che ha tra i punti cardine il divieto di eccessivo sviluppo dell’attività giovanile nel territorio Civitavecchiese o forse perché egli cerca di sviare l’attenzione dai propri risultati sportivi.
Il nostro obiettivo continua ad essere esclusivamente quello di permettere ai nostri atleti di svolgere serenamente l’attività sportiva ed è per questo che ad ulteriori attacchi e false accuse provocatorie eviteremo di rispondere se non nelle apposite sedi giudiziarie>.
Viviana Marozza<Ringrazio i direttori delle testate locali per avermi concesso questo spazio per replicare a tutte le accuse gravissime,infondate e nefande che mi sono state rivolte a mezzo stampa da Giancarlo De Gennaro,Presidente dell’A.S Pallavolo Civitavecchia .
Smentisco pertanto tutto ciò che il Sig.De Gennaro ha sottoscritto nel comunicato stampa di martedì 13 aprile ’10, fornendo le seguenti motivazioni: sabato scorso, 10 aprile 2010 presso la palestra Corsini La Rosa assistevo alla gara di Terza Divisione Giovanile, in veste di genitore di due atlete della Montalto Montaggi e non di dirigente della società peraltro inesattamente denominata dal Sig. De Gennaro; nella telefonata al padre dell’atleta della Tirreno Power , avvenuta prima dell’inizio della gara e non durante,non ho mai usato toni minacciosi,né tantomeno ho mai parlato di “denunce alla Fipav e conseguenti lunghe squalifiche a carico della ragazza”perché oltre a non rientrare nel mio stile non ne ho facoltà. E’ stata una semplice telefonata confidenziale visti i rapporti di amicizia decennale con la famiglia; non ho mai aggredito o minacciato verbalmente la ragazza inducendola a piangere di fronte alla mamma e alle sue compagne di squadra. Il colloquio tra me,la ragazza e sua madre,che mi hanno avvicinato a fine gara, non è avvenuto alla presenza delle compagne e si è concluso senza lacrime.
Invito dunque il Signor De Gennaro a voler abbassare i toni, tornare ad occuparsi di sport e a porgermi pubblicamente le sue scuse per non costringermi a difendere la mia immagine presso le sedi più opportune nel caso in cui altre falsità dovessero essere dette o scritte a danno della mia persona>.
Francesco Mazzuca