Oscar Lini. Calciatore tra i più grandi, di tutti i tempi, del Calcio civitavecchiesenato
lug 14th, 2016 | By coni | Category: Personaggi SportiviRoberto Melchiorri: è deceduto uno tra i più grandi, di tutti i tempi, prodotto del Calcio civitavecchiese. Romiti: “Nessuno del Civitavecchia calcio al funerale di Oscaretto” – Nato 1 ottobre 1928 – morto 9 Luglio 2016 di Civitavecchia
“E n s i R i g o r e”.
Le scarpe da calcio, quando c’erano, erano dure come sassi. Sembravano scarponi con i tacchetti o le striscette (strisce di suola orizzontali sotto la scarpa). Quando si consumavano, di solito irregolarmente, i chiodi a sostegno bucavano la suola e si infilavano nelle piante dei piedi. Correvamo lo stesso.
A tal proposito Oscar Lini, uno dei più grandi del calcio professionistico civitavecchiese, mi ha raccontato che quando provò con la Lazio (poi giocò in “A” con la Roma, esordio contro la Sampdoria), al termine della prova il magazziniere gli si avvicinò dicendo : “ sei un fenomeno”.
“ Sì davvero sono andato bene” La risposta piena di soddisfazione e di ottimismo di Oscaretto.
“Ma chi t’ha visto giocà – ribattè il magazziniere- sei un fenomeno perché m’hai da dì come hai fatto a giocà co’ du’ sinistri”.
In effetti Lini aveva giocato con gli “scarpini” dell’argentino Flamini, (mezz’ala sinistra di gran classe della Lazio di quegli anni), morbide come guanti e l’abitudine alle normali scarpe da calcio dell’epoca non gli aveva fatto riconoscere la destra e la sinistra.
Oscar Lini. Nato 1 ottobre 1928 a Civitavecchia – morto 9 Luglio 2016
“Roberto Melchiorri dei Veterani dello Sport”
Oggi è un giorno - scrive sul proprio profilo Facebook Roberto Melchiorri dei Veterani dello Sport e grande amico di Oscar Lini - profondamente triste per il calcio, in particolare quello locale. È deceduto Oscar Lini,
. Oscar, già da ragazzo dimostrava di avere ottime qualità calcistiche, tanto da essere denominato ‘‘Mazzoletta’’, viene lanciato in prima squadra dagli allenatori Del Moro e Melchiorri, giovanissimo, poi ceduto alla AS Roma, dove dopo aver debuttato si infortuna al ginocchio,viene ceduto all’Avellino in Serie B, poi alla Torres e al Colleferro.
Nella stagione 57-58 ritorna a Civitavecchia, diventando uno dei principali artefici del Titolo Italiano Dilettanti.
È Lui, che da capitano, all’Olimpico, alza la Coppa al cielo.
Intraprende la carriera da allenatore, come secondo di Malinconici, poi come responsabile del settore giovanile, poi della prima squadra.
Allena a più riprese il Civitavecchia Calcio, il Santa Marinella, il Tarquinia ed altre società. Nel Civitavecchia, tra i tanti ottimi risultati, è l’artefice della salvezza in Serie D nella stagione 1973-74 conseguita con il pareggio di Cassino all’ultima partita. Successivamente si dedicò alla Direzione Sportiva, e ottenne ottimi risultati in speciale modo a Viterbo».
Infine, intervistato telefonicamente, Roberto Melchiorri racconta un’aneddoto su Oscar Lini.
«Era una persona semplice – conclude Melchiorri – diceva spesso ‘‘chi è più bravo, alla fine viene premiato’’. Questo era il modo di vedere il calcio e la vita di Oscar Lini».
“Giampiero Romiti”
“Nessuno del Civitavecchia calcio al funerale di Oscaretto”
http://www.trcgiornale.it/ - Scritto da Redazione Lunedì 11 Luglio 2016 15:41
“Lo sport civitavecchiese ha tributato l’ultimo commosso saluto a Gradinoro Lini, Oscaretto per tutti, sicuramente uno dei più grandi talenti calcistici che hanno dato lustro alla nostra città dagli anni quaranta ai sessanta del secolo scorso. Personaggio straordinario Oscaretto, favoloso per la sua semplicità ed ancor più per la fantastica capacità di “dialogare” con la sfera di cuoio in maniera splendidamente confidenziale e per la facilità di saperla trattare con eleganza, raffinatezza, insomma classe.
Splendida la sua carriera malgrado un tiro mancino della malasorte abbia provato ad interromperla in maniera violenta stante il suo doloroso infortunio (ginocchio in frantumi) con sulle spalle la prestigiosa maglia giallorossa della Roma in quel di Marassi nel maledetto pomeriggio del suo debutto nella massima serie contro la Sampdoria. Oscaretto ha saputo comunque trovare gloria e consensi a livello di serie C appropriandosi anche del record assoluto della categoria relativo al numero di reti segnate in un solo match, precisamente 5, indossando la maglia della Torres di Sassari. E per non farsi mancare un’altra perla da aggiungere alla lunghissima collana di successi, il titolo italiano conquistato con il Civitavecchia allo stadio Olimpico di Roma. Era la stagione 1957/58. Ma domenica mattina, in religioso silenzio, avvolta dalle severe pareti di una Cattedrale colma di commozione, la bella città d’incanto di quei specialissimi giorni si è trasformata nella pessima città di (in)cant…astorie che colpevolmente e senza giustificazione alcuna è riuscita a dimenticarsi di Oscaretto, ovvero di uno dei suoi figli sportivi prediletti. Lui, punta di diamante della società calcistica nerazzurra per averle saputo conferire prestigio ed onore, non ha ricevuto neppure un fiore dagli attuali dirigenti del club che indossa gli stessi colori e che evidentemente non possono ricordare chi veramente ha toccato vette paradisiache, impegnati come sono oggigiorno a fare i conti con la propria scadentissima dimensione nella quale certamente non avrebbe mai potuto inserirsi un “gigante” come Oscaretto Lini. Ma tant’è: a noi e a tutti coloro che fino all’ultimo istante han voluto stringersi intorno al loro campione resta la soddisfazione di aver sottolineato con presenza attiva e sentita l’ultima ineguagliabile giocata del grande Gradinoro”.